politica

L'editoriale
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Primocanale ha deciso di interrompere l’appuntamento con la rubrica ‘Il sindaco risponde’. E lo fa per una scelta editoriale, non personale. Il sindaco Marco Doria è persona perbene, civile ed educata. Con lui abbiamo sempre avuto un confronto aperto e rispettoso del gioco delle parti.

Ci troviamo alla vigilia di una campagna elettorale che porterà Genova al voto nel 2017. Sembra una data lontana nel tempo, ma le ‘grandi manovre’ sono iniziate. Per questo motivo abbiamo deciso di prendere - in tempi non sospetti - una posizione chiara: lontana dalla politica di Marco Doria. L’attuale sindaco potrebbe ricandidarsi, con o senza primarie nel centrosinistra, e noi in piena onestà intellettuale affermiamo che non lo riteniamo all’altezza di portare avanti ulteriormente la città.

I problemi di Genova sono rimasti irrisolti. Alcuni si sono anche ingigantiti. I rifiuti i genovesi li pagano in bolletta a peso d’oro, senza soluzioni alternative valide. Dopo la cessione di Amga, all’interno di Iren il Comune ha perso peso fino ad ammettere che “le stanze dei bottoni sono a Torino”. L’attuale sindaco non ha peso a livello nazionale e - con la fine dell’era Pisapia a Milano - l’attenzione nei confronti del ‘primo cittadino alternativo’ è in picchiata secca.

Non si è mai schierato apertamente per le grandi opere, né ha mai protestato apertamente per sensibilizzare i vertici romani sulla necessità di infrastrutture. Anche per la città metropolitana di cui è ‘sindaco emerito’. Senza parlare poi di Ponte Parodi, Hennebique, la sicurezza a Sampierdarena, il mercatino in corso Quadrio, il trasporto pubblico, l'incuria e la sporcizia… Una città allo sbando.

La gestione della Fiera di Genova poi grida vendetta. Il 31 marzo la società sarà liquidata e intanto si sbandierano ai quattro venti iniziative e manifestazioni “come mai prima d’ora”. Intanto il Comune non salda i debiti con la Fiera che, a sua volta, paga i creditori proponendo tagli anche del 50% sulle somme dovute. Gestione anche a uso elettorale, perché le mura di Palazzo Tursi bisbigliano che sulla zona della Fiera “il sindaco ha un asso nella manica che userà per lanciare la sua campagna”. Un progetto presentato da un cantiere amico per cui il sindaco avrebbe perso la testa.

La campagna elettorale è iniziata. Primocanale non si defila, anzi continuerà a esprimere le sue opinioni in maniera indipendente puntando allo sviluppo e alla crescita di una città che si trova in pieno ‘inverno demografico’. Una città in cui si nasce poco e da cui un giovane su tre scappa appena ottiene la laurea. Doria è una persona intelligente e un professore universitario perbene. Ma per noi, fare il sindaco vuol dire fare un altro mestiere.