cronaca

Possibile estensione del tratto posto sotto controllo
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 Quasi cento multe al giorno, una media di una ogni 15 minuti. Sono questi numeri dei primi giorni di attivazione del Tutor sulla A10. Il sistema è entrato in funzione il primo settembre nei tratti di autostrada compresi tra Varazze e Albisola in direzione Savona e tra Savona e Celle Ligure in direzione Genova.


Primi numeri che fanno il quadro di quella che è la velocità tenuta dagli automobilisti che transitano lungo l’arteria autostradale che collega il Ponente ligure al capoluogo e viceversa. Tutti coloro che hanno superato il limite di velocità media (110 km/h per le auto, 70km/h per i mezzi pesanti oltre le 12 tonnellate) si vedranno nelle prossime ore recapitare a casa il verbale con la relativa multa. Sanzioni che vanno dai 40 agli 830 euro a cui spesso si unisce la decurtazione di punti dalla patente. E se l'infrazione avviene nelle ore notturne, dalle 22 alle 7, la sanzione è aumentata di un terzo.  

 Il sistema non misura la velocità istantanea ma la velocità media tenuta da chi transita tra le due spire elettromagnetiche posizionate a bordo strada. 

Ma il bilancio di questi giorni è positivo, è infatti calato il numero di incidenti registrati lungo il tratto posto sotto sorveglianza. Non è inoltre escluso che il sistema di rilevamento nei prossimi mesi possa essere esteso anche al tratto che porta a Voltri. L'obiettivo, così come specificato da Autostrade per l'Italia, non è la repressione ma la prevenzione. Così come avvenuto con il Tutor della A26, che dal giorno della sua entrata in funzione ha abbattutto l’indice di mortalità di oltre il 50%, si spera che lo stesso avvenga per la A10 spesso scenario di tragici incidenti come quello dello scorso 26 marzo quando un tir sbandando anche per l’eccessiva velocità travolse e uccise due operai che stavano lavorando in un cantiere tra Albisola e Celle Ligure.