Secondo giorno di sciopero e presidio ai varchi portuali di Genova. Le tre sigle sindacali di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, non fanno retromarcia e proseguono la loro manifetsazione. Ieri lo sciopero è stato di natura nazionale, oggi solo locale. A Genova le maggiori conseguenze causate dal blocco sono attese nell'area di San Benigno, Lungomare Canepa e la Strada a Mare Guido Rossa. Ieri i disagi creati dai manifestanti all'ingresso del porto sono stati limitati. Oggi si teme che la situazione possa complicarsi maggiormente. Alla base della protesta di oggi i temi legati alla sicurezza sul lavoro, i tempi di attesa in porto per lo scarico e carico merci e ancora le condizioni di lavoro in porto.
Ma dalle istituzioni locali è arrivato un 'no' netto alla necessità e modalità di protesta. Il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci hanno richiamato tutti alla responsabilità e chiesto un 'congelamento della protesta'. "Una giornata di sciopero dell’autotrasporto proprio mentre al comparto genovese vengono destinati ben 180 milioni di euro a compensazione dei disagi alla viabilità dello scalo ligure" hanno spiegato Bucci e Toti. Parole inascoltate da parte di autotrasportatori e sindacati. Lo sciopero va avanti.
21° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Giulia Panizza*
Mercoledì 22 Ottobre 2025
-
Rita Banzi*
Martedì 21 Ottobre 2025
leggi tutti i commentiContro il cancro pediatrico non dimenticate l'umanità
Una ricerca attenta alle differenze di genere per generare equità