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Genova colpita dalla crisi e dall’alluvione riparte mettendo al centro i poveri e la solidarietà. Sono infatti più di 6mila le persone che parteciperanno ai pranzi di Natale del 25 dicembre e nei giorni immediatamente precedenti nei diversi quartieri della città. E migliaia le persone che sostengono questo evento con il loro impegno personale, portando regali o con offerte economiche. Il pranzo di Natale che la Comunità di Sant’Egidio offre a chi è solo vedrà anche quest’anno la visita del cardinale Angelo Bagnasco.

Fino al 24 dicembre sarà possibile portare regali, solo oggetti nuovi, in piazza De Ferrari presso la casetta sotto l’albero di Natale (dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19), presso le sedi di piazza della Nunziata (nella basilica dalle 9,30 alle 18,30) e in via Stennio 4, a Sampierdarena (dal 18 al 22 dicembre dalle 16,30 alle 18,30). Per aderire come volontari si può chiamare il numero 010.2468712 o iscriversi sul sito www.annunziatadelvastato.it.

I pranzi saranno in tutta la città, dal centro alle periferie: dalla basilica dell’Annunziata ai magazzini del Cotone, da Palazzo Ducale, alla Commenda di Prè, fino al Ceis, le suore Marceline, l’istituto Don Bosco a Sampierdarena, la chiesa di San Francesco di Bolzaneto, l’Istituto Calasanzio di Cornigliano e il salone parrocchiale di San Rocco di Prà. Oltre alle case circondariali di Marassi e Pontedecimo e a una quindicina di istituti per anziani. 

"La crisi non porta solo a chiedere, ma anche a dare di più. L’alluvione ha mostrato come la risposta giusta non sia mai rassegnarsi ma rimboccarsi le maniche ed aiutare se possibile chi è in difficoltà. Il nostro pranzo di Natale di Sant’Egidio è prodotto del lavoro di anni: continuiamo a seminare per raccogliere insieme nel futuro frutti di pace per tutti" sottolinea Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Genova.