Ingegneri meccanici, navali, elettronici, elettrici, ma anche matematici, fisici e informatici. Sono queste alcune delle principali lauree richieste dal mondo del lavoro dei nostri giorni. Professionalità che a Genova trovano ancor più spazio in virtù delle caratteristiche economiche della città. Con un porto forte e importante che offre opportunità di lavoro proprio in questi settori di specializzazione.
Molto spesso però sono le stesse aziende che operano nell’ambito portuale a faticare a trovare giovani laureati in questi indirizzi. E l’appello arriva proprio dalla Confindustria di Genova attraverso il vicepresidente vicario Sandro Scarrone: “Genova che ha un suo fulcro centrale nel porto e nell’ambito tecnologico, ha necessità di professionalità tecniche di alto livello. Le diverse aziende ricercano proprio questi tipi di profili. L’invito che rivolgo a tutti i giovani che si avviano a intraprendere la carriera universitaria è proprio questo: servono ingegneri di tutti i settori, addirittura in questi anni fatichiamo a trovare ingegneri elettrici. Ma servono anche laureati in matematica, fisica e informatica”. Ma non solo, le aziende genovesi che operano in ambito portuale ricercano anche neolaureati in Economia e commercio e Business amministration, anche se in questi ultimi casi la richiesta sembra essere minore. Competenze tecniche che già oggi, e così sarà anche un domani secondo Confindustria, hanno alte richieste. Opportunità in ambito portuale e non solo. La natura del tessuto economico della città ricerca dunque diverse tipologie di profili.
Ma è lo stesso Scarrone a invitare comunque i giovani a seguire le proprie inclinazioni: “Certamente non si può chiedere a un giovane di intraprendere degli studi non adatti alle proprie passioni ma tenete conto delle reali opportunità che offre questa città. I dati parlano chiaro: il 90% dei laureati in queste materie dopo un anno trovano lavoro”. Possibilità come detto che a Genova e in Liguria in generale trovano opportunità proprio per la vocazione portuale e altamente tecnologica della regione.
Andare all’estero dunque non è l’unica soluzione possibile per i laureati genovesi e liguri in generale. “L’Università di Genova si sta muovendo bene – prosegue Scarrone –. Da un lato si è aperta alla città e dall’altro lavora a stretto contatto con le aziende del territorio. Quindi l’appello è duplice: studiate quelle materie e sappiate che a Genova ci sono opportunità di lavoro per molti anni e capaci di dare soddisfazione”.
Una situazione, quella della ricerca del lavoro per i più giovani, ben fotografata dal report annuale Excelsior riferito all’anno 2017. Nella sola provincia di Genova pronte ad assumere giovani erano il 36% del totale.
Ma poi le aziende si confrontano con le problematiche legate alle difficoltà di reperimento. Secondo i dati riferiti alle sole industrie operanti nel settore meccanico l’assenza di candidati sotto i 30 anni incide per il 23% a Genova e in tutta la provincia. Stesso identico dato si registra anche per le aziende operanti nel settore informatico. E se allarghiamo il quadro numerico leggiamo che sempre nel 2017 erano ricercati 6310 posti di lavoro legati alla logistica e ben 9000 in quelle tecniche e di progettazione.
Anche il titolo di studio influenza le diverse opportunità di lavoro. Sempre secondo lo studio Excelsior i titoli più richiesti registravano un totale di 1420 ingegneri nei diversi campi; 3230 diplomati con indirizzo maccanica, meccatronica, energia, elettronica ed elettrotecnica e infine 1770 diplomati negli istituti professionali (tre o quattro anni di studio) in indirizzo meccanico.
porti e logistica
Porto e lavoro a Genova, l'appello di Confindustria: "Servono ingegneri, matematici e fisici"
Il 90% dei giovani laureati dopo un anno trovano occupazione
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