porti e logistica

Primo tema sul tavolo la concessione di Bettolo
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È iniziato l'incontro sul futuro del porto di Genova. Il presidente ligure Toti, il sindaco Bucci, il presidente dell'autorità portuale Signorini, l'armatore Aponte e il terminalista Schenone si sono dati appuntamento in Regione. Primo tema sul tavolo la concessione di Bettolo che non si sblocca, ma probabilmente anche i temi del lavoro nella seconda giornata di caos in città a causa dei blocchi ai varchi organizzati dai portuali in sciopero.

Su Calata Bettolo incombe il diritto di veto
che avrebbe il socio di minoranza. Ma non si può non rilevare che la minoranza è in mano al gruppo proprietario del Sech (nonché azionista di Vte) recentemente acquistato da un fondo di investimento che ha mantenuto Giulio Schenone come azionista di minoranza, nonché stratega che tiene sotto scacco Msc.

In effetti neanche il Sech ha ancora ottenuto la proroga che si può presumere verrà assegnata, solo contestualmente, proprio a Bettolo, anche perché si tratta di due aree confinanti e contigue che, ad intelligenza, dovrebbero essere gestite in maniera unitaria .

Non è una situazione per nulla piacevole specie per il Porto di Genova e si dimostra che il vecchio sistema di assegnare le proroghe delle concessioni non funziona e consente ai terminalisti di difendere anche in modo eccessivo i propri interessi che non coincidono con quelli del porto e della città. Ci fossero state gare vere come dovevano esserci se fosse stato approvato il regolamento della 84/94, misteriosamente insabbiato nei cassetti del Mit, la situazione sarebbe ben diversa.

Si spera che non si arrivi ad una rottura di rapporti con evidente danno per la comunità portuale ligure, e nazionale: a Bettolo possono arrivare nuovi traffici da Valencia e Barcellona e in minima parte verrebbero spostati da alcuni terminal liguri. Lavoro quindi complicato per Toti e Signorini che dovranno trovare la soluzione migliore nell’interesse di Porto e territorio.