cronaca

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Bernhard Elsener, uno dei periti nominati dal giudice Angela Maria Nutini per l'incidente probatorio nell'inchiesta sul ponte Morandi, interviene sul crollo e alla Radiotelevisione svizzera racconta che se Autostrade avesse compiuto su tutti i sostegni l'intervento di rinforzo eseguito su uno soltanto "il ponte sarebbe ancora in piedi". E' questo quanto emerge dal documentario 'Il ponte spezzato' trasmesso da Rsi venedì sera.


La premessa di Elsener è che "il difetto del Morandi, visto con gli occhi di oggi, è che non ha ridondanza: quando uno degli stralli si rompe, cade il ponte". Il perito racconta ancora: "A causa dei problemi di umidità i cavi si sono assottigliati e si spezzano facilmente. E abbiamo trovato meno cavi integri di quelli che avremmo dovuto trovare". Alla luce di quanto dichiarato dal Elsener sia i legali di Autostrade che quelli che assistono i dirigenti ministeriali nel mirino stanno valutando se e come intraprendere azioni.


"Il crollo ci ha dimostrato quello che si sa dagli Anni 80: il calcestruzzo armato non è eterno, si può deteriorare", ha affermato Elsener. Perché il Morandi è caduto? "È basato su un particolare sistema di bilanciamento: quando manca uno degli stralli diventa asimmetrico e cade. Gli stralli sono solo 4 per pilone e questo è il punto debole - ha spiegato il perito -. Se fallisce uno dei quattro stralli, la pila crolla, non c'è possibilità che resti in piedi". Quanto a possibili concause del disastro tra cui la famigerata caduta di una bobina da un camion in transito, "Rimaniamo con i piedi per terra e non cerchiamo cose fantasiose... Se nel 1993 avessero riparato tutti i piloni, il ponte sarebbe in piedi". Del consulente del Politecnico di Milano che segnalò criticità ma non ottenne risposta dal concessionario, per Elsener "doveva sollecitare o rivolgersi al Ministero, non può dormire tranquillamente".


IL PROCURATORE COZZI

"Sarà il gip a valutare se le dichiarazioni del perito rilasciate alla tv svizzera comporteranno problemi per l'incidente probatorio". Lo dice il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi dopo che Bernhard Elsener, uno dei periti del giudice, ha detto nel corso di una inchiesta televisiva che se Autostrade avesse compiuto su tutti i sostegni l'intervento di rinforzo eseguito su uno soltanto "il ponte sarebbe ancora in piedi". "Il perito - prosegue Cozzi - si è forse sbilanciato per inesperienza nei rapporti con i giornalisti".