cronaca

La Storia di una coppia a 'Genova nel cuore'
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 Le lettere di licenziamento arrivano a scaglioni, una dopo l'altra tutti i dipendenti perdono il proprio posto di lavoro. E' la storia della ditta Vergano in via Campi a Genova. Dal giorno del crollo di ponte Morandi gli affari si sono ridotti del 70%. Così il proprietario non ha potuto fare altro che inviare le lettere di licenziamento. Dopo oltre 60 anni di attività chiude dunque un'altra ditta storica della città si trova obbligata a chiudere le porte.



In totale lavoravano cinque dipendenti. Tra questi anche una coppia, Simone e Simona, genitori di una figlia adolescente che all'improvviso si trovano senza un lavoro e senza sapere come fare a tirare avanti. Il 26 novembre è arrivato il licenziamento per lei, il prossimo 19 gennaio anche per il marito. Dopo i primi giorni dal crollo la ditta ha aperto tutti i giorni, ma il passaggio è stato praticamente assente, così gli affari sono drasticamente calati. "Noi siamo dietro le transenne che delimitano la zona. Molti non sapevano nemmeno che eravamo aperti - spiega Simone -. La gente arriva dalla metropolitana e poi vede le transenne e non va più avanti". Andare avanti così è impossibile. La richiesta che arriva da questa coppia è semplice: "Serve un aiuto, vogliamo un lavoro, fino a questo momento nessuno ci ha dato una mano".


Questa è solo l'ultima di una serie di aziende costrette a licenziare a causa del crollo del viadotto. Più volte a Genova nel cuore abbiamo raccontato la storia dei dipendenti della Lamparelli. loro che si trovano in via Lorenzi non possono proprio lavorare. Il 14 dicembre, esattamente quattro mesi dopo il crollo, anche a loro verranno licenziati. Fino all'ultimo giorno però continuano a svuotare il magazzino della ditta. E in questa tragedia nell tragedia le notizia negative sembrano non fermarsi mai. Il 15 gennaio prossimo le lettere di licenziamento arriveranno anche alla Piccardo, aziende con sede sempre in via Lorenzi. In questo a casa andranno altri sette lavoratori.