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Riusa, riduci, ricicla: le parole chiave per l'eco-sostenibilità ambientale
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Riusa, riduci e ricicla: dalle cosiddette tre R partono i principi dell’economia circolare. si tratta del processo diretto a eliminare lo spreco di beni nell’ambiente dopo il loro utilizzo. Nel corso di una tavola rotonda organizzata dalla Camera di Commercio di Genova sono stati evidenziati i benefici portati dal nuovo modo di pensare la fase di produzione e utilizzo di specifici beni. L’incontro è stato anche l’occasione per confrontare idee e progetti di numerose imprese locali che hanno già da tempo avviato il percorso.


Un esempio su tutti è quello della produzione di bioplastica utilizzando gli scarti dei vegetali. Il prodotto finale oltre a essere completamente biodegradabile e a non rilasciare nell’ambiente materiali inquinanti, permette anche il riciclo e il suo stesso riutilizzo sotto altra forma dopo una nuova lavorazione.
L’obiettivo che la Camera di Commercio genovese si è posta è quello di sostenere quelle aziende che decidono di abbandonare il modello di economia lineare (produci, usa ed elimina) e intraprendono invece la strada di quella circolare.

“Insieme all’associazione di categoria vogliamo valorizzare quelle imprese che decidono di puntare su questi sistemi di economia sostenibile. Una modalità di fare impresa che permette di rispondere alle necessità di tutela e conservazione dell’ambiente” precisa Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova.


L’Aisec (Associazione Italiana per lo Sviluppo dell'Economia Circolare) da anni porta avanti uno studio di settore che punta a evidenziare i cambiamenti dell’ecosistema mondiale in tema di inquinamento e ed eco sostenibilità. In questo senso svolge un ruolo fondamentale l’interazione politica-imprese-consumatori.

“E’ necessario portare avanti un vero e proprio cambiamento culturale – prosegue Caviglia -. Il ruolo delle istituzioni è fondamentale nel favorire quelle aziende che decidono di investire sull’economia circolare. Ma è altrettanto importante che anche i consumatori abbraccino in pieno questo modo di pensare". Dunque non più eliminare un bene quando questo smette di funzionare ma tornare alla logica del passato quando prima di eliminare definitivamente un oggetto si provava a ripararlo. Ma il passo successivo è quello volto al riciclo del bene stesso una volta terminata la sua funzione: appunto riusa, riduci e ricicla.

L'economia circolare apre anche strade nuove per l'occupazione e la creazione di posti di lavoro. "Le imprese che investono in questo settore trovano oggi mercato - precisa il segretario generale della Camera di Commercio di Genova -. Questo crea opportunità di lavoro soprattutto per i più giovani che vogliono fare impresa. Il territorio di Genova in questo senso offre spunti e possibilità" conclude Caviglia.