cronaca

Fumata grigia al vertice in Prefettura dopo lo sciopero
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"Il prefetto ha proposto una soluzione molto ragionevole: decidere per tutti e 25 i soci nello stesso momento, e cioè al termine del piano di risanamento della Culmv, e nel frattempo risolvere il problema di questa fase di transizione. Per questo ci siamo presi altri 4-5 giorni". Lo ha annunciato il presidente dell'autorità portuale di Genova-Savona, Paolo Emilio Signorini, al termine del vertice in Prefettura con sindacati e terminalisti sui lavoratori della compagnia Pietro Chiesa che ieri hanno scioperato bloccando i varchi portuali e mandando in tilt il traffico in città. Martedì ci sarà un nuovo incontro. 

Nell'incontro è emerso con chiarezza che i 'carbonin' non vorrebbero essere ricollocati separatamente. Alcuni terminalisti avrebbero dato disponibilità per assumerli, ma la preferenza è per l'ingresso in Compagnia Unica. In ogni caso lo scoglio da superare però sarà il piano di risanamento (oggi il comitato di gestione di San Giorgio ha prorogato la scadenza a giugno), "molto ambizioso e faticoso - commenta Signorini - soprattutto perché bisognerà arrivare a una tariffa di equilibrio coi terminal". 

Solo in quel momento si deciderà se verranno assunti dalla Culmv o dai terminalisti. "Questo tempo può essere sfruttato per mettere il piano in sicurezza - dice Mauro Scognamillo, segretario regionale della Fit-Cisl - con l'eventualità di una soluzione integrata anche per i carbonin. Abbiamo chiesto che nel periodo transitorio venga garantita continuità per i lavoratori".