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Il tema dell'ottava edizione è "La rete siamo noi"
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È l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare che coniuga la convivialità alla conoscenza scientifica e alle buone pratiche, l’educazione al gusto all’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici. Come ogni due anni, Slow Fish – organizzato dall’associazione Slow Food Italia e dalla Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – approda al Porto Antico di Genova dal 18 al 21 maggio 2017 con i suoi protagonisti. L'evento è stato presentato a Genova con una conferenza stampa itinerante.

L'ottava edizione sarà inaugurata alla presenza del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, di Carlo Petrini, del sottosegretario al ministero dell'Ambiente con la delega al mare Silvia Velo, del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Tra gli stand delle cucine di strada che propongono ricette originali e della tradizione e del mercato del pesce proveniente da ogni parte d'Italia e del mondo, si parlerà anche della 'Direttiva Quadro sulla Strategia Marina comunitaria,' che ha l' obiettivo fondamentale della protezione, della salvaguardia e possibilmente del ripristino dell'ambiente marino per preservare la diversità e la vitalità del mare, compreso il fondo marino, mantenendolo sano, pulito e produttivo. Ne discuteranno Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, il ministro Martina, la sottosegretario Velo, Roberto Danovaro, presidente della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, Paola del Negro, direttore del Dipartimento di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste, Carlo Emanuele Pepe, direttore generale di Arpal, Silvio Greco, presidente del comitato scientifico di Slow Fish e consigliere scientifico del sottosegretario.

"La rete siamo noi" è il tema dell’ottava edizione dell’evento che a partire dal 2004 ha consolidato un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra centinaia di “nodi” per i quali Genova è ormai un punto di riferimento imprescindibile: pescatori, artigiani e cuochi da tutto il mondo che si incontrano per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle  acque dolci. Per saperne di più tornano anche le Conferenze, in cui i grandi temi  scientifici al centro dei dibattiti internazionali – cambiamento climatico, valorizzazione  delle risorse e sprechi – sono approfonditi da ricercatori, interpreti del mondo della  pesca e istituzioni con un linguaggio accessibile e diretto.

"Quest'anno vogliamo stare ancora più a contatto con il pubblico, soprattutto quello che arriverà al Porto Antico di Genova per caso. Sarà possibile partecipare alle iniziative anche arrivando all'ultimo istante senza prenotazioni". Lo ha annunciato Daniele Buttiglion, segretario generale di Slow Food Italia, alla presentazione di Slow Fish, che apre da giovedì a domenica al Porto Antico di Genova.

"Saremo seri, ma non seriosi, e soprattutto metteremo insieme tanti momenti di festa e di conoscenza, per scoprire i problemi e le opportunità del pianeta mare, gustando il pesce in tutte le salse - ha aggiunto Buttignol - Oltre 100 pescatori da tutto il mondo incontreranno il pubblico per raccontare le loro storie. Parleremo a bambini, ragazzi e adulti del cibo e della salute, quella dell'uomo e quella dei pesci, che sono collegate, per avere la consapevolezza che il cibo è una grande opportunità di sviluppo per tanti produttori e operatori". "Nella cucina aperta - ha spiegato Carla Coccolo, responsabile eventi di Slow Food -, cuoco e pescatore parleranno al pubblico, consigliando acquisti e ricette, poi si mangerà insieme. L'obiettivo è fare capire che le scelte del consumatore consapevole possono cambiare il mercato e tutelare l'ecosistema marino".

Per aiutare i visitatori a “leggere” l’evento, i ciceroni di Slow Food propongono i Percorsi Slow: Che pesci prendere, pensati per le scolaresche e il pubblico in visita. Il punto di partenza è Casa Slow Food, dove incontrare le comunità della pesca provenienti da tutto il mondo, aggiornarsi sui progetti della Chiocciola e sfogliare le  ultime novità pubblicate da Slow Food Editore. Da qui si salpa per un divertente  viaggio tra gli stand, dove dialogare con esperti ed espositori, assaggiare specialità ittiche e approfondire le tematiche al centro della manifestazione. Come ad esempio il binomio cibo-salute, per chiarire dubbi e sfatare falsi miti sul pesce a tavola, grazie ai Master of Food guidati da dietisti e cuochi. Non può mancare un focus sulla tutela della biodiversità, narrata (e proposta in degustazione) dagli chef dall’Italia e dal mondo all’opera nei 15 appuntamenti della Cucina dell’Alleanza: un vero e proprio teatro in cui gli attori cucinano e raccontano gli ingredienti delle loro ricette, provenienti da produzioni rispettose dell’ambiente e del benessere animale.

E per chi vuole vedere i protagonisti della rete internazionale sbizzarrirsi ai fornelli, l’appuntamento è tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie  del Mercato con i Fish-à-porter: una cucina, nello stile della Boqueria di Barcellona, nella quale cuochi e pescatori si alternano preparando piatti semplici e gustosi e spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.

Coorganizzatrice di Slow Fish fin dalla sua prima edizione, la Regione Liguria presenterà quest’anno uno spazio di promozione turistica dal nome #Lamialiguria, caratterizzato da ristorazione continua e degustazioni, incontri con pescatori e artigiani, laboratori del gusto con il pesto in diretta.

Oltre all’Enoteca con 300 etichette italiane, Piazza delle Feste ospita la Mixology, per imparare a bere consapevolmente e carpire tutti i segreti dai migliori bartender genovesi. Ai calici di vino e ai cocktail si abbinano le creazioni di Pizza n’ Fish, con i pizzaioli italiani attenti alla ricerca delle materie prime di stagione e del proprio territorio, e le proposte del Punto Gamberi, per apprezzare i gamberi rossi e rosa appena pescati nelle acque sanremesi, nelle loro forme più pure e sublimi, semplici ed essenziali.

Tutti i giorni i racconti delle comunità di pescatori, trasformatori, biologi e cuochi accompagnano il pubblico di Slow Fish in un viaggio attraverso i mari, gli oceani, le acque dolci, mostrando come le loro identità, conoscenze e linguaggi siano un patrimonio da salvaguardare e uno strumento efficace per comprendere la complessità del mondo acquatico.