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Orlando spinge per una soluzione unitaria, ma è dura
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Con il Pd ancora diviso, il centrodestra che gioca d’attesa e il Movimento 5 stelle che si appresta a dare il via alle primarie on line, entra nel vivo anche alla Spezia la corsa alle candidature a sindaco.

Nel Partito Democratico resta in campo la candidatura di Corrado Mori, assessore uscente, paitiano. Se ci saranno primarie lui ci sarà. In questo caso gli orlandiani (che però spingono per un candidato unitario) potrebbero opporgli l’ex assessore Davide Natale.

Mentre i giovani dem legati all’europarlamentare Benifei stanno spingendo per il presidente del consiglio comunale Paolo Manfredini, che però vorrebbe presentarsi come soluzione condivisa. Posizione analoga a quella del vicesindaco uscente, proveniente dalla sinistra, Cristiano Ruggia.

Intanto nella prossima direzione provinciale del Pd, entro fine mese, si potrebbe fare più forte la spinta di chi vorrebbe evitare le primarie: Orlando potrebbe rilanciare la candidatura di Maria Cristina Failla, magistrato, o di un altro esponente della società civile, da condividere con i renziani.

Il 27 gennaio si chiudono invece le candidature del Movimento 5 Stelle che poi daranno il via alle primarie on line per la scelta del candidato sindaco. I grillini sono ripartiti da zero dopo l’esclusione (arrivata dall’alto) di Marco Grondacci, giurista ambientale con un lontano passato nelle fila di verdi e pci, e per questo giudicato incandidabile.

Il centro destra infine attende: è pronta la carta del consigliere regionale ncd Andrea Costa che ha lanciato la lista La Spezia popolare. Soluzione percorribile se Toti e i suoi decidessero di puntare su un politico anche a Genova (per esempio il leghista Rixi), con la certezza di tenere unita la coalizione. La prima strada è quella di scegliere un candidato della società civile: uno dei nomi già circolati (Del Vigo, Goretta, Peracchini, Maggiani) o, più probabilmente, scegliendo fra altri rimasti per ora coperti.