cronaca

20mila condivisioni accompagnate da insulti e minacce gravi
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E' stata oscurata la pagina di Facebook che mostra in volto la diciassettenne che nel febbraio scorso ha picchiato, "su commissione", una ragazzina di 12 anni nei giardini di Sestri Ponente.

L'avvocato Andrea Martini che assiste la 'picchiatrice' ha riferito che tre giorni fa ha mandato una diffida ai vertici del social network segnalando la gravità di quanto stava accadendo a causa delle circa 20mila condivisioni accompagnate da insulti e minacce gravi. Dalla nascita della pagina Fb la ragazza non frequenta più la scuola per paura. La giovane è indagata di lesioni aggravate. 

La diffida è stata inoltrata ai vertici di Facebook dall'avvocato Andrea Martini usando come intermediario la polizia postale e l'ufficio minori della questura di Genova che hanno interessato i responsabili per l'Europa del network nella sede di Londra.

"In seguito a questo - ha spiegato il legale - è stata oscurata la pagina in cui sono postati foto e filmati 'in chiaro' della diciassettenne che era diventata 'bersaglio' in rete calamitando migliaia di 'like' e post di minacce e insulti". "I familiari della diciassettenne - ha affermato l'avvocato Martini - intendono esprimere i più sentiti ringraziamenti per la rapidità e l'efficienza con cui le forze dell'ordine si sono prestate per facilitare i contatti con il social network".

La pagina, in un primo tempo, era stata sospesa ma poi era stata riattivata. La ragazzina che è indagata per lesioni aggravate dalla premeditazione e dai futili motivi, nell'interrogatorio di una settimana fa, davanti al pm del tribunale dei minori, aveva ammesso le proprie responsabilità ribadendo la volontà di incontrare la dodicenne che aveva picchiato per chiederle scusa.

La diciassettenne aveva 'punito' la ragazzina con pugni, calci e sputi su mandato di un'altra minorenne che sarebbe stata offesa dalla dodicenne per futili motivi. Percosse per otto minuti che erano state filmate dalla 'mandante' e pubblicate in rete attraverso i social network. La polizia aveva sequestrato tre cellulari: uno è quello della diciassettenne e gli altri di due persone coinvolte nella vicenda.