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Primarie Pd, il sondaggio di Liguria Civica
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“Questo è il nostro tempo, il tempo di una Liguria galattica”, disse nel suo discorso di auto-candidatura del 21 giugno alle primarie del Pd (e quindi alle Regionali). Ma la 'Liguria galattica' di Raffaella Paita non decolla. Sembra di rivedere i momenti in cui la navicella spaziale americana stava immobile sulla rampa di lancio. Bella da vedere, ma ferma. Sapevi che doveva partire, sapevi che aveva una missione, ma c'era sempre un problema a rimandarne il lancio. Finché la missione veniva abortita o ridimensionata.

Un sondaggio realizzato da Digis, che nel suo portafoglio ha tra i clienti anche Sky TG24, porta nuvoloni neri e carichi di elettricità sulla navicella 'Lella'. Commissionata da Liguria Civica, la ricerca svolta con metodologia Cati dal 24 al 26 settembre accende i sogni di gloria del ministro Orlando, evidenzia la forte richiesta collettiva di un 'patto per la Liguria' tra maggioranza e opposizione, sottolinea il forte dissenso nell'ipotesi di candidatura di persone coinvolte nello scandalo 'spese pazze'. Inoltre, nelle intenzioni di voto emerge che non ci sarebbe una coalizione con la maggioranza assoluta. E se esistesse la possibilità di un ballottaggio (la legge elettorale non lo prevede) il Movimento 5 Stelle sarebbe pronto per lo sgambetto in stile Livorno.

Andiamo con ordine. Il sondaggio si compone di sette domande, straordinarie nella loro semplicità ed efficacia di comprensione. Sulle macroregioni il dato rispecchia l'orgoglio che distingue i liguri: il 52% si dice contrario alla costituzione di un 'blocco' da almeno 5 milioni di persone perché si sente “legato alla Liguria”. Come dire, sono ligure e mi vanto di pagare più tasse degli altri a causa dell'età media più alta d'Europa. Sulla forte probabilità poi che il vincitore delle primarie regionali del centrosinistra possa esser il prossimo governatore della regione, sono molto più convinti gli elettori della stessa area (75%) rispetto al resto dei liguri (37%) che comunque indica buone probabilità (41%).

Per il prossimo presidente della Liguria i favori della previsione vanno ad Andrea Orlando. Il dato elaborato da Digis pone il ministro in vantaggio netto sia tra il suo elettorato (42%) sia tra quelli estranei al centrosinistra (37%). La sfida sarebbe tutta spezzina con la navicella 'Lella', sulla rampa dal 21 giugno a motori accesi, preferita dai suoi appena al 23% e dagli altri al 14%. Presi singolarmente il resto del gruppo con Berruti (9%), Lunardon (11%), Villa (4%) e Forcieri (2%) non avrebbe speranza. Facendo fronte comune le cose potrebbero cambiare. Sull'ipotesi di una candidatura esterna gli elettori del centrosinistra sono compatti nel rifiutarla a gran voce (73%) mentre chi ha altri orientamenti si divide tra il si (42%) e il no (48%).

Fino a poco tempo fa l'idea di Grosse Koalition alla tedesca veniva rifiutata nel modo più assoluto, soprattutto a sinistra
. “Mai alleati col nemico”, tuonavano in Parlamento laddove il nemico era Berlusconi. I tempi cambiano, le idee pure, Silvio è sempre leader a destra. Eppure oggi sono proprio i simpatizzanti del centrosinistra che indicano la strada verso un patto per il cambiamento in Liguria tra maggioranza e opposizione (78%). A condizione che non vengano candidate le persone coinvolte nello scandalo spese pazze (93%).

L'ultimo dato elaborato da Digis riguarda le intenzioni di voto. Non emerge alcuna maggioranza assoluta, né di partito, né di coalizione: Pd 39%, M5S 27.1%, Forza Italia 12.8%, Lega Nord 5.2%, Sel 3.4%. E la storia dei sondaggi rivela come i numeri del popolo del 'vaffa' siano generalmente sottostimati e possano variare da un momento all'altro. Turno unico, elezione diretta del presidente e 'listino' sono i punti cardine di una legge elettorale che, se non sarà cambiata, potrebbe spingere verso la leadership il movimento di Beppe Grillo.

Per le prossime Regionali la faida interna al Pd sulle primarie non giova affatto a una eventuale vittoria del centrosinistra. E la scelta di un candidato rispetto a un altro potrebbe essere sostanziale per il traguardo finale, come non mai. La candidatura dell'attuale ministro Orlando, apprezzato nei numeri anche da elettori non proprio di sinistra, aiuterebbe la coalizione. Lo dicono le cifre. Mentre la navicella 'Lella' rischierebbe di tornare coi piedi per terra senza neanche aver iniziato la sua missione 'galattica'.