cronaca

Manganaro (Fiom): "Questa morte fa rabbia"
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Sciopero di 24 ore domani anche all'Ilva di Cornigliano dopo la morte questa mattina nello stabilimento di Taranto dell'operaio 28enne Angelo Fuggiano.

Il lavoratore, impiegato in una ditta di appalto, ha perso la vita in cima a una gru colpito da un cavo che ha ceduto e lo ha ucciso sul colpo. A Taranto i lavoratori, che erano in assemblea, sono scesi immediatamente in sciopero.

A Genova lo stop sarà domani, così come in tutti gli altri stabilimenti in base a quanto deciso dalle segreterie nazionali di Fiom, Fim, Uilm e Usb. "Nessun corteo per rispetto del lavoratore - chiarisce il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro - ma sarà comunque uno sciopero molto sentito perché fa rabbia questa morte. Questo ragazzo lavorava in una ditta di appalto e oggi il governo e Mittal ci stanno proponendo fra l'altro di aumentare le esternalizzazioni".

"Regione Liguria esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi di Angelo Fuggiano, l’operaio morto all’Ilva di Taranto a seguito di un incidente", afferma in una nota il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “In attesa che venga fatta chiarezza sull’accaduto, come istituzione siamo al fianco dei lavoratori e a disposizione delle associazioni sindacali per ribadire insieme la necessità che per gli stabilimenti Ilva, oltre alla continuità lavorativa e ai livelli occupazionali, venga garantita anche la massima sicurezza degli operai - aggiunge Toti -. Le politiche industriali devono rimanere una priorità per il nostro Paese. Ilva è e deve rimanere un asset centrale: è necessario, e lo ribadiamo, che al più presto si trovi un accordo per poter programmare il suo futuro. Auspichiamo che si torni al più presto al tavolo del negoziato e ribadiamo la nostra disponibilità ad impegnarci, attraverso la società per Cornigliano e in accordo con il Governo, per agevolare le politiche occupazionali e tutelare i lavoratori, anche in termini di investimenti per la sicurezza".