cronaca

Uccise un dipendente perché voleva più soldi
53 secondi di lettura
 Il giudice per l'udienza preliminare Massimo Cusatti ha condannato a 15 anni di reclusione Ezyon Veizay, il titolare di un panificio nel centro di Genova che lo scorso 5 gennaio uccise il suo dipendente Amadi Diallo, ivoriano di 25 anni, dopo un litigio per l'aumento dello stipendio. Il pubblico ministero Elena Schiavetta aveva chiesto la condanna a 16 anni.

Il gup, che ha emesso la sentenza con rito abbreviato, ha ritenuto sussistente l'aggravante dei futili motivi e ha escluso il vizio parziale di mente. Il legale di Veizay, l'avvocato Stefano Bertone, aveva chiesto invece l'assoluzione perché vi sarebbe un parziale vizio di mente e di valutare la possibilità che l'uomo avesse agito in base alla percezione soggettiva di essere in attuale pericolo di vita.

Secondo quanto appurato dagli agenti della squadra mobile di Genova, la vittima voleva 100 euro in più di stipendio e con l'inizio dell'anno aveva iniziato a pressare il suo datore di lavoro. La mattina del 5 gennaio la discussione era degenerata e Veizay aveva colpito Diallo prima con un coltello e poi con un cacciavite.