Cronaca

1 minuto e 6 secondi di lettura
Giovanni Antonio Rasero, il broker di 32 anni, condannato in primo grado a 26 anni per l'omicidio del piccolo Alessandro Mathas, 8 mesi, ucciso in un monolocale di Nervi la notte del 15 marzo 2010, è stato assolto in Appello dalla Corte d'Assise di Genova per "non aver commesso il fatto".

I giudici della Corte  hanno disposto la scarcerazione immediata dell'uomo, in carcere dal gennaio dello scorso anno. La Procura aveva chiesto l'ergastolo. In primo grado era stato ritenuto colpevole della morte di Alessandro. "Sono innocente", aveva commentato questa mattina l'imputato in Aula, prima che i giudici si ritirassero per decidere.

La sentenza della corte d'assise d'appello del tribunale di Genova, pronunciata dopo oltre 5 ore di camera di consiglio, che ha completamente riformato la sentenza di primo grado con la quale Rasero era stato condannato a 26 anni di reclusione per omicidio volontario. Secondo la corte d'assise d'appello non è stato Giovanni Antonio Rasero a uccidere  Ale che con la madre del piccolo, Katarina Mathas,condivideva il letto e la cocaina. Da quella notte, Rasero e la Mathas si sono accusati reciprocamente e oggi, dopo questa assoluzione, è lei che torna sotto la lente d'ingrandimento della giustizia. E' e resta indagata, Katerina Mathas, che stasera si dice "allibita" per quella assoluzione.