cronaca

Nella tragedia restano gravemente feriti i due residenti
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Tragedia familiare a Ventimiglia: un uomo di 69 anni è morto dopo aver dato fuoco alla villa dove abitavano i cognati. Stando a quanto finora accertato dai carabinieri, sembra che la vittima, Gaetano Pedalino, vantasse un credito nei confronti del marito della cognata (sorella della moglie) e che l'uomo si fosse impegnato a vendere la casa per rifondere il debito.


Poche ore prima, ormai stufo di aspettare i soldi, avrebbe telefonato al cognato annunciando che sarebbe andato a bruciare casa. Detto e fatto. L'uomo ha sfondato una porta dell'abitazione e, approfittando della momentanea assenza dei due coniugi, è salito fino alla mansarda, ha cosparso i locali di benzina e appiccato il fuoco. L'incendiario però è restato intrappolato al piano di sopra e il fumo che si è sprigionato lo ha soffocato.

I due coniugi (originari del bresciano), informati dell'incendio sono corsi in casa e qui hanno cercato di salvare l'uomo e di spegnere le fiamme ma la donna è rimasta seriamente ustionata ed è stata trasferita in elicottero al centro grandi ustionati di Villa Scassi. Il marito è stato invece trasportato all'ospedale di Sanremo a causa delle gravi ferite riporate. Sul posto hanno a lungo operato i vigili del fuoco, con i carabinieri e il personale sanitario del 118.