economia

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I lavoratori dipendenti italiani riceveranno una tredicesima meno magra dell’anno scorso. Ma questa ulteriore mensilità non beneficerà del bonus degli 80 euro introdotti dal Governo nel maggio scorso per i redditi medio-bassi.
 
Lo rileva una stima dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre (l’associazione artigiani piccole imprese) su tre categorie di lavoratori dipendenti. Si tratta di 12 euro in più per un operaio specializzato, di 13 euro in più per un impiegato, mentre per un capo ufficio l'incremento sarà di 20 euro. Secondo i calcoli della Cgia, per esempio, un ipotetico operaio specializzato, con una retribuzione lorda annua di poco superiore ai 21.500 euro, quest'anno porterà a casa una tredicesima pari a 1.280 euro netti: 15 euro nominali in più rispetto alla tredicesima percepita nel 2013.
 
"I lavoratori dipendenti che hanno goduto quest'anno del bonus introdotto dal Governo Renzi – spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - , infatti, non potranno beneficiare di questa agevolazione sulla mensilità aggiuntiva: la legge non lo prevede. Anzi, non è da escludere che alcuni dipendenti che hanno percepito lo sconto fiscale fino ad ora siano costretti a restituirlo. Infatti, gli 80 euro in più in busta paga spettano a coloro che non superano i 24.000 euro di reddito e in misura minore se lo stesso è compreso tra i 24.000 e i 26.000 mila euro. Pertanto, se nel corso dell'anno sono state superate queste soglie, senza che il datore di lavoro ne abbia tenuto conto, la restituzione di quanto percepito avverrà con la decurtazione della busta paga di dicembre".

Nelle prossime settimane riceveranno la mensilità aggiuntiva quasi 33 milioni e 400 mila persone: 16 milioni e 600 mila pensionati e quasi 16 milioni e 800 mila lavoratori dipendenti.