salute e medicina

Il neonato si trova ancora in terapia intensiva
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 La procura di Genova ha aperto un'inchiesta sulla morte di una donna di 31 anni avvenuta lo scorso 19 luglio all'ospedale Gaslini di Genova. La donna, di nazionalità cinese, è deceduta mettendo alla luce il suo secondo figlio. Il marito ha presentato una denuncia e il sostituto procuratore Maresca, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, ha disposto l'autopsia. La direzione sanitaria del Gaslini conferma l'accaduto.

La donna sarebbe stata colta "da un improvviso e gravissimo malore durante il travaglio. Per questo le è stato praticato il cesareo in emergenza e data immediata assistenza al neonato" che ora si trova ricoverato "in terapia intensiva neonatale per una grave asfissia perinatale" con prognosi riservata "se pur già presenti incoraggianti segni di efficienza neurologica".

La mamma, subito andata in arresto cardiaco, nonostante i tentativi ripetuti di rianimazione, è deceduta in terapia intensiva. Per i medici dell'ospedale pediatrico, in attesa dei risultati dell'autopsia che dovrebbe essere eseguita martedì, la causa del decesso è un'embolia polmonare specifica del parto. Il nome tecnico è 'amniotic fluid embolism' (Afe): si tratterebbe di un collasso cardio-respiratorio acuto entro 6 ore dal travaglio. Una patologia rarissima che lascerebbe pochi margini di intervento.