politica

Faccia a faccia tra i segretari Pd e Lega Nord su Primocanale
1 minuto e 36 secondi di lettura
Una patente a punti per la movida genovese, in modo da superare l’attuale ordinanza e premiare i locali che rispettano le regole. La proposta è arrivata da Alessandro Terrile, segretario genovese del Pd, durante il faccia a faccia su Primocanale con Stefano Garassino, suo omologo della Lega Nord. Che si dice d’accordo con l’idea, anche se “quell’ordinanza deve essere superata in tempi stretti, anche prima delle elezioni”.

La patente a punti teorizzata da Terrile, valida per chi somministra alcolici in centro storico, funzionerebbe con deroghe all’orario di chiusura, attualmente previsto all’una nei feriali e alle due nel weekend, in caso di ‘buona condotta’, e di contro meccanismi punitivi per chi si comporta male. “Il quadro è chiaro – dice Garassino – ci sono locali che lavorano bene e curano la clientela e localacci agghiaccianti, che vendono rumenta, e sono frequentati malissimo da gente che lascia un tappeto di vetri e bicchieri di carta. Però la sana movida fa bene”.

L'esponente del carroccio però punta anche su un incremento di controlli delle forze dell'ordine e la lotta al degrado: "Vorremmo che tornasse il comando di polizia municipale in centro storico - dice - così ci sarebbero molti più uomini per sanzionare gli illeciti".

“L’ordinanza della giunta Doria ha cercato di bilanciare due esigenze entrambe vere: quelle della gente che vuole dormire e quella dei giovani che vogliono divertirsi. Con quel provvedimento – prosegue Terrile – abbiamo trovato un punto di equilibrio, ma dopo mesi di funzionamento si può pensare a un’ulteriore sperimentazione”. Garassino rimprovera l’amministrazione: “Non è come dice Terrile. I genovesi percepiscono la città degradata e sporca. Vogliamo tornare a insegnare l’amore per la città con l’educazione civica nelle scuole”.