cronaca

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"Nord chiama Sud". Le elezioni del 4 marzo hanno raffigurato un'Italia divisa in due anche geograficamente. Lega Nord e Movimento Cinque stelle. Due partiti che si sono uniti e ora governano il Paese. Questo il tema al centro della seconda serata della rassegna 'Liguria d'Autore' a Montemarcello Magra, affascinante frazione del comune spezzino di Ameglia. Protagonisti i governatori di Emilia Romagna e Lombardia Stefano Bonaccini e Attilio Fontana. A fare gli onori di casa il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. 


Ma la notizia arriva quasi a fine serata dal viceministro all'Economia Massimo Garavaglia
: "Abbiamo già impostato la flat tax per i contribuenti più 'piccoli', per chi fattura 80-100 mila euro, tutte le partite Iva non saranno più disperate, mi auguro che già entro fine luglio con il decreto che va in aula a breve venga introdotta la flat tax per i redditi sotto i 100 mila euro".


Un dialogo che in partenza ha subito deviato sul tema dell'autonomia delle regioni.  E' stato il governatore ligure ad aprire la discussione: "Restituire autonomia alle realtà locali credo sia un bene. E' un tema attuale. Un'opportunità per gestire al meglio le diverse competenze. Arriveremo prima all'autonomia o al reddito di cittidanza? credo e spero l'autonomia perchè porta efficienza ed equità. Faccio l'esempio della Liguria: nei nostri porti passano il 60% delle merci che arrivano e partono dall'Italia. L'obiettivo - prosegue Toti  - è avere un unico soggetto che gestisca i tre porti di Genova, Savona e La Spezia. Il raggiungimento dell'autonomia finanziaria per i porti liguri permetterà di sostenere il finanziamento di infrastrutture strategiche, come la nuova diga e i dragaggi, per il definitivo rilancio degli scali liguri. Restituire una parte di autonomia ai territori è il modo migliore per conciliare il Nord Italia con il Sud" conclude Toti.


Stefano Bonaccini entra nel dettaglio dell'argomento: "Il tema è definire qual è il costo delle singole competenze che ogni regione vuole gestire. Dopo però bisogna decidere qual è la parte che è possibile gestire in autonomia meglio di come venga fatto ora. Questo è il vero fulcro dell'autonomia differenziata" E sulle regioni ad autonomia speciale aggiunge: "Non serve aggiungere Regioni a statuto speciale piuttosto serve verificare lo stato di salute di quelle che già ci sono".



Il discorso poi entra nello specifico della migrazione. Il governatore Toti spiega il suo punto di vista: "L'equità e il rispetto della legge è un fattore da cui non si può uscire. E' centrale per la coesione e il futuro del nostro Paese". Emanuele Fiano, deputato del Pd analizza la situazione migratoria in Italia: "E' certamente un tema molto caldo dal punto di vista mediatico. Bisogna guardare la realtà. Grazie soprattutto alle politiche dell'ex ministro Minniti e del precedente governo gli arrivi sono calati dell'80%. nello stesso periodo l'anno scorso eravamo arrivati a 155mila arrivi, oggi siamo a 1500".    

La domanda più spigolosa è per il governatore lombardo Attilio Fontana chiamato a rispondere se ci sono differenza di accoglienza tra Nord e Sud: "Non credo, il cuore dell'italiano del Nord e del Sud è uguale. Nella nostra regione (Lombardia ndr) c'è il numero maggiore di clandestini. Le differenze sono piuttosto legate al fatto che il mondo sta cambiando a una velocità incredibile. E non possiamo lasciare che parti del nostro Paese restino indietro. Questo paese deve investire in infrastrutture, innovazione, in ricerca. Il discoso reddito di cittadinanza sì reddito di cittadinanza no vorrei fosse secondario" spiega Fontana.

 
Ma a Montemarcello c'è spazio anche per le beghe di partito. E Bonaccini non si fa sfuggire l'opportunità e tira una frecciata ai vertici del suo partito, il Pd: "Per me è stato commesso un grande errore. Avremmo dovuto azzerare la dirigenza e convocare subito il congresso. Serve mette ordine. In casa nostra troppe volte parlano in troppi e se anche qualcuno avesse cose buone da ditre nessuno lo sente". Ma il governatore dell'Emilia Romagna sottolinea anche l'importanza dell'Unione Europa: "Da 70 anni a questa parte le diverse generazioni che si sono susseguite non hanno conosciuto l'orrore della guerra. ogni generazione ha vissuto meglio di quella predente avendo la possibilità di crescere e studiare. Questo è un elemento importantissimo. Oggi per la prima volta - rimarca Bonaccini - i miei figli non vedono crescita. Serve una risposta adatta ai tempi".