salute e medicina

I cittadini chiedono alla Asl lo stato di 'zona carente'
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Mioglia, piccolo centro dell'entroterra di Savona, cinquecento anime e nemmeno più in medico. La dottoressa Anna Scasso presidiava da decenni l'ambulatorio del paese. Ma ora che ha raggiunto l'età della pensione, i concittadini sono in allarme. Di fatto manca un medico di base. In caso di necessità si può andare a Pontinvrea, dove la dottoressa Bozzolasco riceve due volte a settimana.

A Mioglia però risiedono 526 persone, la maggior parte anziani, che non hanno la possibilità di raggiungere in modo autonomo gli studi medici nei comuni limitrof, senza contare i molti disabili e le persone con difficoltà di deambulazione. Tanti necessitano di assistenza costante e di prescrizioni mediche frequenti per medicinali di prima necessità. 

Il sindaco Simone Doglio, con il collega di Sassello Daniele Buschiazzo, ha partecipato a una riunione con l’Asl 2 di Savona, durante la quale è emerso che non sarà possibile assegnare un nuovo medico fino ai prossimi bandi regionali, e solamente se Mioglia verrà riconosciuta dall'Asl come "zona carente”.

Riconoscimento che, però, non è scontato. Per questo motivo alcuni cittadini si sono costituiti in un Comitato - sostenuto di Comune - allo scopo di raccogliere le firme e organizzare iniziative di sensibilizzazione.