cronaca

Alta tensione in centro storico, pronte iniziative di protesta
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"Prima accoltello te, poi tua moglie". È entrato così in una tabaccheria di piazza Sarzano, con un coltello puntato contro al titolare. Non era una rapina, ma il gesto apparentemente immotivato di un cittadino del Bangladesh che nella serata di martedì ha terrorizzato due esercenti del centro storico di Genova. La polizia lo ha arrestato. Ma all'indomani è arrivata la doccia fredda. 

Dopo aver convinto l'uomo a uscire, i negozianti lo hanno rivisto aggirarsi in zona. Continuava a urlare di fronte al locale. Alla scena assisteva Claudio Garau, portavoce del comitato dei commercianti di piazza Sarzano e da anni attivo sui temi della sicurezza. Subito avvertita la polizia, che ha mandato una volante sul posto. E sono scattate, inevitabili, le manette. 

Il giorno dopo si viene a sapere che l'aggressore, trovato in possesso di un altro coltello, è già stato rilasciato, e secondo alcune segnalazioni è già tornato nei dintorni. Non si sa se e quando tornerà a minacciare qualcuno, ma la paura è tanta. Per l'ennesima volta si vive col cuore in gola, nel timore di subire qualche gesto inconsulto da parte di persone incontrollabili. 

"I cittadini sono esasperati - spiega Garau - sicuramente prenderemo l'iniziativa. Nelle prossime ore ci incontreremo e decideremo, vogliamo segnalare la situazione al Questore. È inammissibile dover vivere così". Al loro fianco c'è anche l'avvocato Giuseppe Maria Gallo, anche lui vicino alle problematiche del centro storico.  "Era uno squilibrato? Anche quelli che sparano nei centri commerciali lo sono", insorgono. La tensione è alta, soprattutto alla luce dei fatti internazionali.