cronaca

Medici senza frontiere: "Preoccupati". La Prefettura: "Nessun minore"
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Medici senza Frontiere ha espresso "profonda preoccupazione per la condizione dei circa cento migranti, tra i quali minori non accompagnati, che da diverse settimane dormivano lungo il fiume Roya, a Ventimiglia, e che si sono dispersi sulle montagne al confine tra Italia e Francia". Lo si legge in una nota di Medici senza frontiere che fin dal novembre 2016 si trova a Ventimiglia con un'équipe di medici, psicologi e mediatori culturali per svolgere attività di prima assistenza medica e psicologica.

"Stiamo cercando da ieri di metterci in contatto con alcuni dei nostri pazienti, ma finora senza successo - spiega Federico Saracini, coordinatore di progetto per Medici Senza Frontiere a Ventimiglia -. Siamo molto preoccupati, in particolare per i molti minori non accompagnati che da diverse settimane dormivano lungo il fiume in condizioni indegne. E' da più di un mese che chiediamo alle autorità locali una soluzione degna per chi resta escluso dalle strutture di accoglienza: è inaccettabile che qualche giorno fa un ragazzo di 16 anni abbia perso la vita mentre si trovava al fiume per lavare i propri effetti personali".

Dall'inizio del 2017 Medici senza frontiere ha visitato 1449 pazienti lungo il fiume Roya, nella parrocchia di Sant'Antonio alle Gianchette e all'interno del campo di prima accoglienza gestito dalla Croce Rossa. Ieri sera la Prefettura ha annunciato che il campo verrà ampliato e reso accessibile anche ai minori non accompagnati. "Msf accoglie positivamente questo primo passo - ha detto Saracini - ma chiede che vi siano misure di presa in carico specifiche per questo gruppo particolarmente vulnerabile".

"Non abbiamo dati per confermare o smentire quanto dichiarato da Medici Senza Frontiere. Certo è che tra il numero considerevole di persone respinte dalla Francia non ci sono dei minori". Lo ha detto Alessandra Lazzari, capo di Gabinetto del prefetto di Imperia, commentando la denuncia di Msf che ha parlato di un centinaio di migranti, tra cui molti minorenni, che risulterebbero dispersi nelle ultime ore, forse rimasti nei boschi tra Francia e Italia.

"Sappiamo che un gruppo considerevole di migranti ha cercato di passare in Francia e è passato - ha detto Lazzari - sappiamo che ci sono stati respingimenti significativi ma tutti di persone maggiorenni. I minori non sono oggetto di respingimento: quando un ragazzino viene rintracciato sul territorio, in genere non ce lo mandano indietro ma gli danno l'assistenza che gli è dovuta".

Se dunque mancano all'appello dei minori, come dichiarato dall'associazione, "potrebbe essere che siano stati rintracciati su suolo francese e che la Francia se ne sia fatta carico. Se poi ci sono elementi precisi e oggettivi che suffragano quanto affermato dall'associazione, allora sarebbe il caso che venissero rappresentati alle forze di polizia. Noi di elementi oggettivi non ne abbiamo".