cronaca

Lo ha detto, uscendo dal palazzo di giustizia di Imperia
1 minuto e 6 secondi di lettura
"Certo che lo rifarei, se avessi diritto di tornare in Italia. Lo rifarei anche subito".
 
Lo ha detto, uscendo dal palazzo di giustizia di Imperia Felix Croft, 28 anni, il passeur umanitario di Nizza arrestato nel luglio scorso alla barriera autostradale di Ventimiglia mentre tentava di portare in Francia una famiglia di migranti nigeriani. "E' un sollievo enorme - ha detto commentando l'assoluzione - per me ma anche per tutti i migranti. Un messaggio molto forte di speranza rivolto anche a tutta la gente che non ha ancora aiutato i migranti nella libera circolazione in Europa".

Il pubblico ministero Grazia Pradella aveva chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione e nelle repliche prima della camera di consiglio aveva invocato motivi di sicurezza dello Stato alla base della propria richiesta di pena: "Non ho mai detto che i tre adulti per i quali Croft voleva predisporre l'ingresso illegale in Francia fossero simpatizzanti Isis, quello che il pm voleva sottolineare è che il nostro sistema giuridico non può consentire a nessuno, seppur in buona fede o animate da interessi umanitari, di decidere sulla sicurezza di uno Stato e la violazione di queste norme non può essere intesa come una attenuante". L'assoluzione è stata pronunciata perché "il fatto non costituisce reato"