cronaca

Ioculano: "Diminuiti i tunisini, la sicurezza va meglio"
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 Vertice in prefettura a Imperia sulla situazione "emergenza migranti" a Ventimiglia. A richiedere l'incontro con il prefetto sono stati i capigruppo del consiglio comunale della città di confine. "Ho confermato l'attenzione altissima che abbiamo rispetto a quel territorio", ha dichiarato il prefetto Silvana Tizzano, "Non ci siamo mai distratti neanche per un attimo: la situazione non ci è mai sfuggita di mano".

Per quanto concerne le "zone calde" del territorio ventimigliese, come le sponde del fiume Roja dove stazionano centinaia di migranti, "l'unica forma di intervento è garantire presenza forte delle forze dell'ordine", ha detto il prefetto. Il controllo è capillare, ma "bisogna tenere presente che molti migranti sono titolari di regolare permesso: non si può procedere a deportazione di soggetti che sono liberi di circolare".

Per la situazione del lungofiume, dunque, verranno programmati interventi di pulizia sistematici e implementata l'opera di sensibilizzazione per convincere i migranti a lasciare il greto del fiume ed accedere al campo allestito al Parco Roja. Non verranno, invece, attuati sgomberi coattivi, come spiegato dalla Tizzano: "La scelta di fare uno sgombero coattivo lascia il tempo che trova, non avrebbe effetto che per dieci minuti. Per questo si interviene in modo diverso, da una parte con pulizie sistematiche per questioni igieniche, ma anche per dare un senso di riappropriazione del territorio, e dall'altra con operazioni di polizia ma non possiamo fare interventi antigiuridici: vanno studiati e strutturati".

"Il prefetto si è dimostrato disponibile - ha dichiarato Carlo Iachino, consigliere di minoranza della lista civica "Progetto Ventimiglia" - Abbiamo chiesto di allontanare e, se possibile rimpatriare i migranti dal Maghreb anche se spesso arrivano con documenti fasulli e questo rende difficile il rimpatrio".

"Il dispositivo di sicurezza è stato rinforzato in modo piuttosto evidente - ha dichiarato il sindaco Enrico Ioculano - come è evidente la diminuzione dei tunisini sul territorio che nulla hanno a che vedere con i flussi migratori e la cui presenza aveva destato allarme anche alla luce di episodi di violenza". Per quanto concerne la situazione del greto del Roja, anche Ioculano in linea con il prefetto ha rimarcato l'inutilità di provvedimenti coattivi: "Come ho già detto in passato, se serve un'ordinanza la firmo anche domani mattina. Ma serve? Dobbiamo capire gli strumenti, prima di ragionare di pancia, a cosa servono".