cronaca

Ma i cittadini non arretrano: "Chi ci dà garanzie?"
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Nell'ex asilo di Multedo andranno 12 migranti, anziché i 50 programmati all'inizio: un "valido compromesso" in cui "nessuno è vincente e nessuno perdente". Con queste parole il sindaco di Genova Marco Bucci ha presentato all'affollata assemblea dei cittadini alla scuola musicale di Pegli la soluzione individuata con la Prefettura per i richiedenti asilo ospitati dalla Curia. Nel frattempo il Comune investirà 7 milioni per riqualificare il quartiere. Una mediazione che però non ha ricevuto il plauso della maggior parte dei presenti, che hanno annunciato a breve nuove forme di protesta. 

Si chiude così, dopo oltre due ore, un incontro fiume che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e anche qualche momento di tensione. Al sindaco sono arrivati ringraziamenti e riconoscimenti per "averci messo la faccia", ma i più restano fermi sulle loro posizioni: "Chi ci garantisce che da dodici non aumenteranno?", chiedono molti abitanti. "Non posso dare nessuna garanzia in merito", ammette il primo cittadino. Che infatti poi parla di "inserimento graduale" e offre comunque rassicurazioni: "Se succederanno fatti spiacevoli, noi chiederemo che quella struttura venga chiusa". 

Il sindaco ha iniziato a parlare ricordando che la questione dei migranti è solo "la punta dell'iceberg" di una serie di problemi che gravano sul quartiere. Ha confermato che "il porto petroli sarà spostato" e ha annunciato un piano di investimenti da 7 milioni per le manutenzioni nella zona, compresa la ristrutturazione della piscina. Dopo che una cittadina ha paventato che i migranti fossero 'merce di scambio' per ottenere questi investimenti, Bucci ha precisato che "saranno fatti comunque, a prescindere da quanti migranti verranno accolti". 

Allo studio del Comune, ha spiegato Bucci, c'è anche un'ordinanza che preveda il via libera preventivo della giunta ai progetti di integrazione offerti dai soggetti che gestiscono l'accoglienza. Per il resto, ha ribadito più volte il sindaco, "questo problema dipende da leggi superiori, dal Governo e dalla Prefettura, non dal Comune. Io devo rispettare la legge, è il mio dovere di sindaco". E ancora: "Meglio una cattiva decisione che nessuna decisione. Ci metto la faccia".

Animi surriscaldati anche nel ricordo della serata precedente, quando una delegazione della Fiom e del comitato 'Genova solidale' ha cercato di impedire la fiaccolata distribuendo volantini e urlando 'razzisti' e 'vergogna' agli abitanti. Un partecipante all'assemblea si è alzato per protestare contro chi "rimesta la paura" verso i migranti e diversi cittadini gli hanno urlato di andar fuori. Lo stesso Bucci, quando ha annunciato che alcuni membri della Fiom sarebbero disposti ad accogliere migranti, è stato interrotto dalle proteste della gente. 

Molti abitanti hanno posto il tema dell'asilo: dopo la chiusura del Contessa di Govone, le mamme lamentano l'assenza di una struttura per i bambini. Ed è forse su questo elemento che il comitato farà leva per opporsi fino all'ultimo. Non è escluso che si percorra la via giudiziaria, visto che il lascito testamentario degli ex proprietari destinerebbe la struttura esclusivamente ad asilo infantile, e quindi, secondo alcuni, il contratto firmato dalla Curia non avrebbe valore giuridico. I primi migranti potrebbero arrivare già dalla prossima settimana. Ma il clima a Multedo è tutt'altro che pacifico.