porti e logistica

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''Siamo in presenza di un progetto, firmato Piano, di città portuale unica e di straordinario appeal mondiale. Sarebbe un vero peccato perderlo'': il presidente dell'autorità portuale di Genova Luigi Merlo esorta l'amministrazione comunale a mantenere un percorso comune sull'utilizzo delle aree che la Fiera restituisce alla città, a margine di un convegno sul turismo crocieristico. '

"Se si resta su un territorio unitario di programmazione porto-città, si possono trovare attraverso processi di collaborazione, soluzioni sugli spazi di interesse reciproco. Se si divide la programmazione, è chiaro che a questo punto si ridiscute la funzione della Darsena che, fatta salva l'indiscutibilità della destinazione per la durata per il salone Nautico, per il resto avrà priorità di utilizzo portuale. La priorità riguarderà il soddisfacimento delle esigenze del porto, anche in relazione al ridisegno delle riparazioni navali''. Merlo ha ricordato che la Regione a dicembre aveva destinato delle risorse ''per integrare quella parte di affresco, che va dall'area del porto antico alla fiera, che avrebbe dato grandi opportunità di sviluppo al porto e alla città perchè ci sarebbe stata la viabilità di connessione''.

"Era un disegno - ha aggiunto - che finalmente si andava a completare. E' chiaro che se c'è una massimizzazione delle funzioni delle aree della fiera che sono oggi del Comune per renderle a reddito senza che questo possa avere possibilità di recupero per le funzioni portuali, dovremo in conseguenza adeguarci e così si perderebbe una grande occasione perchè verrebbe meno la programmazione''.

Sul fronte crocieristico, inoltre, secondo Merlo '
'l'implementazione del disegno di Piano poteva essere un grande richiamo straordinario per rilanciare anche l'immagine della città e della sua attrattività per nuovi mercati, in particolare quelli asiatici e americani''. Merlo inoltre solleva il dubbio che la creazione di ''un altro polo di attrazione alla Fiera possa mettere in difficoltà il progetto su Ponte Parodi sul quale l'autorità portuale sta investendo 20 milioni di euro''.Expo' 2015 ha "poco appeal tra i crocieristi". Spiega Merlo che "Expo' 2015 non ha appeal tra i crocieristi perché si tratta di un'escursione troppo lunga e difficile da affrontare soprattutto perchè il visitatore medio delle crociere ha già predeterminati obiettivi". Il problema è che, rispetto ai turisti europei, da quelli americani e asiatici non arrivano richieste specifiche per il territorio.

"Le compagnie ci hanno detto che sono molto interessate ai nostri porti e alle nostre infrastrutture - sottolinea Merlo - ma la dimensione promozionale per il turista crocierista medio negli Usa è pari a zero. Si punta su Roma, Firenze, Napoli e Venezia ma non c'è la richiesta specifica di mete in Liguria. C'è da lavorare molto dal punto di vista della costruzione di un'identità. Il prodotto c'è, dobbiamo incominciare a venderlo. Il logo può servire ma all'interno di un percorso che sia molto più corposo e consistente".