cronaca

Ecco come la Polizia stradale ligure verifica i mezzi
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Per ora in Liguria è andata davvero bene perché a fronte di seicento mezzi che ogni giorno viaggiano con sostanze catalogate come molto pericolose non si sono verificati incidenti di particolare gravità.

Le statistiche in mano alla polizia stradale raccontano di un incidente di questo tipo nel 2016, nessuno nel 2017 e due nel 2018, di cui uno alla Spezia con un cedimento strutturale della cisterna il cui carico è stato spostato su un altro mezzo.

Non trasportava merci pericolose ma ha destato parecchio scalpore ad inizio anno il camion con un carico di carta e cellulosa che prese fuoco tra Varazze e Arenzano proprio poco tempo dopo un'altra strage in autostrada in Lombardia.

L'attenzione della polizia stradale ai controlli verso i mezzi pesanti si è ulteriormente alzata negli ultimi tempi. Un numero su tutti fa comprendere questa sensibilità: dall'inizio dell'anno sono stati fermati in Liguria 7300 mezzi a fronte degli 8400 del 2017. Di quelli sottoposti ad accertamento un centinaio trasportavano merci pericolose.

Questi mezzi vengono identificati grazie ad una targa arancione posta su un fianco con una catalogazione definita Adr, dall'accordo internazionale stipulato in materia. E allora dai numeri della targa si comprende se il mezzo trasporta idrocarburi infiammabili piuttosto che oggetti esplosivi.

E su questa tipologia di mezzi gli accertamenti sono particolarmente accurati. Si parla in tutto di una ventina di verifiche da compiere per ogni camion fermato: dalla documentazione, alle modalità di effettuazione del trasporto agli equipaggiamenti di bordo. Il tipo di sanzioni per chi sgarra è pesante non tanto dal punto di vista pecuniario quanto dal punto di vista lavorativo.

In caso di irregolarità oltre ad una multa che va dai 400 ai 1600 euro circa, ci sono infatti la sospensione della patente per il conducente e la sospensione di sei mesi della carta di circolazione del mezzo. Si cerca dunque di prevenire laddove possibile, poi talvolta però succede l'imponderabile.