cronaca

"Nessuna risposta da sindaco Doria e assessore Fiorini"
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Non si placano le polemiche intorno al mercatino abusivo di Caricamento, che da qualche mese il Comune ha dirottato dalla sede "storica", via Turati, a corso Quadrio. Senza risolvere, di fatto, il problema, ma solo prorogando a data da destinarsi un problema che commericanti e cittadini denunciano da anni.

E ora c'è chi teme "un regalo d'agosto tutt'altro che gradito" agli abusivi, se il Comune dovesse decidere di spostare definitivamente in corso Quadrio il mercatino della discordia. Le voci si rincorrono. Poche le certezze, tante le incognite. Quasi nulla la chiarezza da parte del Comune di Genova e della sua giunta, in un continuo gioco al rimando che non fa altro che esacerbare gli animi dei genovesi, per quello che è diventato un suq "legalizzato" in pieno centro città, a due passi dall'Acquario e dal Porto Antico, e sotto gli occhi incredulo dei turisti. 

A denunciarlo, ancora una volta, è il Civ Sarzano Sant'Agostino e la sua presidente Antonella Davite, a nome dei commercianti e dei residenti del centro storico che chiedono a gran voce sicurezza, legalità e vivibilità per la città vecchia.

"Una vivibilità - spiega la commerciante - che passa anche per la restituzione alla collettività di aree pubbliche da troppi anni inutilizzate e tra le quali, appunto, c'è corso Quadrio. La nostra richiesta di parcheggi a rotazione infatti non è fine a sé stessa, ma ha l'obiettivo di facilitare l'accesso alle attività commerciali del centro storico che oggi, oltre alla crisi comune a tutti, devono anche fare i conti con un isolamento sempre più insostenibile".

E, per sensibilizzare la pubblica amministrazione sul tema, da tempo i commercianti chiedono di poter affiggere in corso Quadrio gli striscioni già esposti in occasione di sit-in e manifestazioni. "Ma il Comune non ci risponde - denuncia Davite - tutto tace dall'Ufficio affissioni e non ci è arrivata nessuna comunicazione nemmeno da parte del sindaco Doria, al quale avevamo scritto una lettera aperta ormai una decina di giorni fa".

«Noi quegli strisconi potremmo anche decidere di appenderli senza i necessari permessi - prosegue la presidente del Civ - ma se non lo facciamo è proprio perché siamo abituati a lavorare nell'ambito della legalità, e quel che noi chiediamo è proprio, né più né meno, il rispetto delle regole".

"Il fatto che fino ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, purtroppo, è invece emblematico dell'atteggiamento tenuto dal Comune, e in particolare dallo stesso sindaco e dall'assessore alla legalità Fiorini, che non hanno voluto affrontare il problema di Turati in modo definitivo e si sono sempre limitati a soluzioni-tampone che, ben lontane dal risolvere la situazione, lasciano nell'incertezza tanto gli abusivi del mercato, quanto soprattutto noi commercianti e residenti".

"Ancora una volta - conclude Davite - si è dunque persa l'occasione di difendere il lavoro del piccolo commercio e delle imprese artigiane, che dovrebbero costituire il collante del tessuto sociale di una città e che, invece, vengono costantemente ignorate dall'amministrazione".