cronaca

L'ennesima denuncia della polizia penitenziaria
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 Nuovo episodio di violenza all’interno del carcere di Marassi. Un giovane detenuto di origini magrebine è andato in escandescenza distruggendo la cella dove era rinchiuso, non contento si è procurato profondi tagli al corpo con alcuni oggetti trovati nella cella. Ma non è finita qui: il giovane, dopo aver insultato le guardie penitenziarie, ha iniziato e urinare e defecare dappertutto, il tutto sotto lo sguardo stupito e preoccupato degli agenti.

Il giovane non è nuovo a episodi simili, nel passato ha tentato di ingerire delle lamette, dei cocci di vetro e persino una maniglia. A dare notizia dell’accaduto è il segretario regionale della Uil polizia penitenziaria, Fabio Pagani. Al momento il detenuto si trova reparto della sesta sezione, mentre i medici del carcere non reputano necessario trasferire il giovane nel reparto di osservazione psichiatrica del centro clinico dell’Istituto.

La polizia penitenziaria denuncia il grave pericolo corso dagli agenti e dal detenuto stesso, reclamando la necessità di poter adoperare misure più stringenti nei confronti di questi casi, sempre nel pieno rispetto delle normative. “la polizia penitenziaria non può essere l’agnello sacrificale alle criticità ataviche del sistema penitenziario, occorre restituire dignità lavorativa e condizioni di sicurezza alle donne e agli uomini dei baschi blu, solo così – afferma Fabio Pagani - lo Stato potrà recuperare credibilità ed autorevolezza all’interno dei gironi infernali delle nostre prigioni ”.