cronaca

Danni incalcolabili agli alberi, resteranno chiusi per settimane
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Mentre prosegue senza sosta il lavoro dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza le aree colpite dal maltempo - con l'allarme lanciato dai sindacati sulla penuria di organico - a fare le spese dei danni sono sempre gli utenti dei treni, anche se la situazione sta tornando lentamente alla normalità. 

Le Ferrovie fanno sapere che proseguono le attività di ripristino del secondo binario della stazione di Genova Nervi. Il binario dovrebbe tornare disponibile già domani mattina a beneficio del servizio metropolitano. I treni Voltri-Nervi stanno subendo riprogrammazioni e riduzioni, ma in compenso 29 convogli vengono prolungati fino a Recco per ridurre i disagi. Le altre corse fanno capolinea a Quarto mentre due coppie arrivano e partono da Brignole.

Rimanendo sempre a Nervi, uno degli scenari più tristi è quello dei parchi. Decine e decine di alberi sono stati sradicati e abbattuti dalla furia del vento. Danni "incalcolabili", fa sapere il Comune, e conseguente chiusura che durerà sicuramente più di un mese.

PARCHI DI NERVI DEVASTATI | Il reportage completo

Desolazione anche nell'entroterra, con intere case e scuole scoperchiate. Come ad Avegno, alle spalle di Recco, dove un ottantenne rimasto di fatto senza un tetto sulla testa non se ne vuole andare dalla sua proprietà: "Piuttosto dormo in un sacco a pelo nel fienile", ha detto ai nostri microfoni.

ALBERO SU UNA SCUOLA - Ma gli effetti del tornado si fanno sentire anche a giorni di distanza. Nella serata di lunedì un albero si è abbattuto sulla scuola di piazza dell'Unicorno, a Genova Castelletto, vicino a corso Firenze. I vigili del fuoco lo hanno tagliato nella notte. Sul posto la polizia municipale che ha fatto spostare le auto posteggiate.

COME CHIEDERE I DANNI? - 
La procedura da seguire è quella valsa già in passato: i cittadini privati devono presentare la segnalazione presso il Comune di riferimento, così come le attività economiche presso la Camera di Commercio e gli agricoltori presso gli ispettorati delle funzioni agricole. È sufficiente compilare la domanda e depositarla agli enti di riferimento nei termini indicati, cioè entro 30 giorni da venerdì scorso.

Ci sarà speranza di avere contributi o tutto svanirà in un flop? "Intanto è un elemento necessario - spiega Stefano Vergante, dirigente di protezione civile della Reigione Liguria - Se ci saranno risorse ancora non lo possiamo sapere, ma intanto conviene seguire l'iter per poi arrivare in fondo". Per quanto riguarda lo stato di calamità naturale, "i tempi non saranno lunghissimi, comunque utili". Ragionevole, dunque, aspettarsi da Roma una risposta entro un mese.