cronaca

In mattinata riaperta la linea ferroviaria Savona-S.Giuseppe di Cairo
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Parte la conta dei danni in tutta Liguria dopo il maltempo che ha flagellato la regione da Ventimiglia a Sarzana da domenica pomeriggio a martedì mattina. Gelo, mareggiate, ghiaccio, vento e pioggia hanno colpito paesi e città creando disagi ai trasporti e alla viabilità.   



Sono ancora molte le situazioni problematiche. Al momento ci sono oltre 1.900 abitazioni prive di corrente elettrica. Di queste 1.050 si trovano in Provincia di Genova. Tra i comuni rimasti senza energia ci sono Borzonasca, Masone, Neirone. Sono oltre 850 invece le abitazioni in provincia di Savona ancora prive di energia, tra questi Calizzano e Urbe. La luce è tornata invece tra il pomeriggio di ieri e la nottata nei comuni di Vobbia, Isola del Cantone e Lumarzo. In quest'ultimo caso erano circa 250 le famiglie rimaste senza alimentazione energetica per oltre 24 ore. A Isola del Cantone scuola chiusa a causa di un albero caduto sul tetto della palestra. In questo caso il sindaco della cittadina ha optato per la serrata in modo da permettere le operazioni di verifica e sicurezza sull'intero caseggiato. 

L'altro problema che interessato la Liguria in queste ore è stato legato al trasporto ferroviario. Riaperta da questa mattina la linea Savona-San Giuseppe di Cairo via Altare.

Per quanto riguarda la viabilità extraurbana, da ieri pomeriggio è riaperta in senso unico alternato via Rubens, lungo l'Aurelia tra Vesima e Arenzano. Riaperta invece completamente al traffico la Statale 28 del Colle di Nava, la strada è rimasta chiusa per lungo tempo a causa degli alberi adagiati sul manto stradale.  


E' stata una tempesta perfetta. Per 36 ore la Liguria è stata assediata da un'ondata di maltempo eccezionale e multiforme: onde, pioggia, ghiaccio e vento hanno flagellato la regione da domenica sera a martedì mattina. Per una giornata e mezza il levante ligure è rimasto in allerta meteo rossa, il livello più critico nel sistema di protezione civile. Il bilancio non comprende morti o feriti, e questa è una buona notizia, ma i disagi sono stati pesantissimi e i danni ancora difficili da quantificare.


Il primo ospite sgradito è stato lui: il gelicidio. Qualche comune ha rivisto la neve, ma soprattutto le valli dell'entroterra sono state ricoperte una dopo l'altra da una patina scivolosa che ha reso impraticabili le strade. Il ghiaccio ha messo ko le linee di alimentazione dei treni, mandando in tilt l'intera rete ferroviaria per ore ed ore. Un incubo per centinaia di pendolari al freddo su convogli bloccati o stazioni isolate. Due i luoghi simbolo dell'odissea: Piano Orizzontale dei Giovi e San Giuseppe di Cairo. Chiuse le linee Genova-Arquata e Genova-Acqui, riaperte solo martedì. Il peso della galaverna sugli alberi ha fatto spezzare rami e tronchi, con decine di strade tagliate in due. Anche l'autostrada A6 Torino-Savona è stata a lungo chiusa.


Altro problema, il vento. Le raffiche di libeccio hanno sfiorato i 160 km/h. Tetti scoperchiati e soprattutto un'infinita sequela di danni alla rete elettrica, complice il ghiaccio. Risultato: 20 mila persone interessate dai blackout in valle Scrivia, valle Stura, val D'Aveto, ma anche a Genova, nel Tigullio e in Valfontanabuona. Interi comuni e frazioni al buio e spesso al gelo, un'emergenza che si sta risolvendo solo dopo oltre 24 ore di caos e spesso assenza di informazioni dal gestore della rete elettrica.


E mentre l'entroterra viveva ore difficile per il gelo e i blackout, sulla costa la mareggiata ha fatto vivere ore di tensione. Onde alte fino a otto metri hanno flagellato il Levante e il Ponente. Tutti i Comuni hanno chiuso strade e accessi alle scogliere. A Vado Ligure è crollato un pezzo di passeggiata. A Bordighera le onde hanno lasciato una marea di bottiglie di plastica. E in generale sono numerosi i danni provocati dal mare. Anche le spiagge di Santa Margherita presentano i segni di una notte tempestosa, ma il Comune è già attivo per ripulire tutto entro il weekend, specialmente Piazza del Sole e la spiaggia di Ghiaia. Il Santa Claus Village è già operativo.

Alla fine è arrivata anche la pioggia. Tanta, troppa per i terreni già saturi nel Tigullio e nello Spezzino. I pluviometri hanno registrato cumulate da alluvione, in molti casi oltre i 300 millimetri. L'Entella è esondato a Chiavari nelle aree golenali qualche persona a scopo precauzionale è stata invitata a salire ai piani alti; il Vara ha superato i livelli di guardia ma non è mai fuoriuscito dagli argini. E poi il Magra, una lunghissima notte che ha tenuto svegli gli abitanti per il rischio esondazione. Il fiume è straripato solo alla foce, allagando un paio di case ad Ameglia e creando notevoli danni alla nautica. Ora la tregua, ma verso il fine settimana è annunciata una nuova perturbazione: meno intensa, ma su un terreno già carico d'acqua potrebbe provocare un altro fenomeno tristemente conosciuto in Liguria, quello delle frane.


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