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Il presidente Viazzi: "Tempi rapidi per esercitare le libertà politiche"
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Cassimatis contro M5s, primo round venerdì mattina. Appuntamento alle 9.30 a Palazzo di Giustizia, prima corte civile del tribunale di Genova. E in aula potrebbe apparire anche Beppe Grillo, il leader del Movimento 5 Stelle, accusato dalla candidata vincente alle Comunarie di aver cambiato a piacimento le regole. "È il legale rappresentante, teoricamente potrebbe venire lui", rivela Claudio Viazzi, presidente del tribunale di Genova. 

Difficile, a dire il vero, che il garante dei pentastellati si presenti in aula
sottoponendosi all'assalto dei media. Negli ultimi giorni la sua villa genovese nella splendida Sant'Ilario è stata assediata dai cronisti che hanno carpito l'arrivo dei Carabinieri per la notifica dell'avviso di garanzia. Episodio che in realtà va ricondotto a un altro procedimento, quello scaturito dalla querela presentata sempre da Marika Cassimatis per diffamazione nei confronti di Grillo e Di Battista. 

L'udienza di venerdì è invece l'inizio di una vicenda giudiziaria che, assicura Viazzi, "dovrà concludersi in tempi molto stretti in modo da consentire il pieno esercizio delle libertà politiche ed elettorali del movimento". Massima urgenza richiesta anche dall'avvocato Lorenzo Borrè che difende Marika Cassimatis. L'attivista chiederà la sospensiva del voto online con cui Luca Pirondini è stato individuato come candidato sindaco del M5s e di conseguenza il reintegro della propria lista. Beppe Grillo aveva annullato l'esito delle prime Comunarie online impedendo alla Cassimatis l'uso del simbolo. 

La battaglia si giocherà sul mancato rispetto o meno del regolamento. Secondo il professor Alberto Maria Benedetti, docente di diritto civile all'Università di Genova, "la possibilità c'è se si ritiene che sia stato violato lo statuto e il regolamento di cui si era dotato il suo movimento e quindi chieda l'annullamento di qualsiasi decisione abbia violato lo statuto". Lo aveva spiegato a Macaia.

D'altro canto la difesa del Movimento 5 Stelle potrebbe puntare su un altro aspetto: il regolamento consentirebbe al garante di bypassare il voto online. È quanto ha sostenuto Grillo stesso sul suo blog: "Il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del MoVimento 5 Stelle".

A seconda della decisione del giudice, il Movimento 5 Stelle potrebbe anche trovarsi senza un candidato. Perché alla sospensione di Pirondini - misura che Cassimatis chiederà per tutelare la propria persona - non è detto che faccia seguito il reintegro della lista. In ogni caso, ribadisce il presidente del tribunale genovese, "i tempi saranno molto rapidi, anche per un eventuale ricorso".