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Il ministro delle Infrastrutture intervistato da Primocanale
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Dobbiamo tener duro. L’ho detto anche prima, il Salone Nautico di Genova non solo deve rimanere ma deve essere rilanciato. Per il futuro, non per il presente”. A dirlo è Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’inaugurazione della 54esima edizione del Salone Nautico di Genova.

Intervistato da Primocanale, il ministro si è soffermato sulle richieste di snellimento delle procedure del Codice della nautica richieste dagli operatori del settore. “Ormai più che le parole servono i fatti, soprattutto a questa gente che ogni giorno in questi anni ha vissuto il peso della crisi. In questi sedici mesi il tentativo di questo governo, nel lavoro con le istituzioni e con i protagonisti della nautica, è stato quello di dare dei fatti. Adesso siamo arrivati alla fine di questo percorso ad avere il codice telematico della nautica. C’è una legge delega per la riforma del codice nautico, che ha un unico obiettivo: semplificare e sburocratizzare”.

Il ministro Lupi ha voluto rimarcare la rilevanza dell’intervento sui “Marina Resort” contenuto nel decreto Sblocca Italia. La norma ha equiparato le strutture turistico nautiche alle strutture ricettive all'aria aperta, rendendo così applicabile l'Iva ridotta al 10%. “Mi sembra che sia un importantissimo segnale, anzitutto perché è normale che chi dorme una notte nel porto debba essere considerato come chi dorme una notte in un hotel e quindi possa applicarsi l’Iva agevolata al 10%. Ma poi è un segnale importante perché finalmente l’Italia torna ad accogliere”. “Chi possiede una barca – ha proseguito il ministro - non è un delinquente o un evasore, è qualcuno che ha il diritto di godere delle bellezze del nostro Paese in una maniera ancora più bella”.

Per quanto riguarda la situazione generale della nautica italiana e sugli errori compiuti in passato, Lupi non ha dubbi: “Il settore della nautica torni ad essere, nella collaborazione tra istituzioni, quella eccellenza che è sempre stata”. E sui prossimi step il ministro afferma: “la sfida dei prossimi mille giorni è poter tornare ogni anno al Salone e dire che un passo concreto in più è stato fatto. Un settore che aveva 6 miliardi di euro di fatturato oggi ne ha 2. Evitiamo di dire chi ha sbagliato e rimbocchiamoci le maniche”.

Domanda inevitabile anche sulla Gronda. Il ministro però glissa e, di fatto, non risponde. “Abbiamo convocato la Conferenza dei servizi e stiamo andando avanti a lavorare. Come sempre, misuriamoci sui fatti”.