cronaca

Niente marciapiede e tunnel fonoassorbente
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"Una grandissima delusione. Si era parlato di fascia di rispetto. Invece il rimedio è peggiore del malanno". Non nasconde la propria amarezza Silvia Giardella, presidente del Comitato Lungomare Canepa, dopo aver visto il progetto alternativo, svelato da Primocanale, che il Comune sta per varare dopo gli incontri coi cittadini.

Questo, invece, il disegno che avevano presentato i residenti:


"Dove sarebbe la fascia di rispetto? Dove sono i 6 metri di camminamento?
Questo progetto non è conforme a quanto richiesto, ci hanno presi in giro", lamentano i cittadini che annunciano un presidio a Villa Scassi il 9 giugno per chiedere di prendere in considerazione la loro proposta, che su molti punti differisce dal progetto di Sviluppo Genova.

Il nuovo assetto, infatti, prevede alberi e aiuole a ridosso delle case, ma nessun marciapiede per i pedoni e nessun tunnel fonoassorbente. Il 'diaframma verde' immaginato dai tecnici è largo 5-6 metri e in pratica sostituisce la sesta corsia, che ricompare qualche metro più a ponente come inizio dello svincolo verso la Fiumara.

A non soddisfare i cittadini sono anche i 'piani inclinati' con oblò per incapsulare gli alberi, progettati per non attirare fonti di degrado, una scelta che a qualcuno ricorda "le Lavatrici di Pra'", mentre una signora dice: "Sembra un cimitero". Un insieme di misure che, di fatto, elimina il problema del 'muro di Berlino' - oggi sparito - ma non fornisce nuovi spazi vivibili ai residenti. "Anzi - incalza Giardella - quelli sono anfratti dove chi vuole nascondere droga o andare a prostituirsi avrà terreno fertile".

"Perché il Comune investe solo 200mila euro per Sampierdarena - si chiede ancora Giardella -? Noi valiamo di più. Ci conviene chiedere un risarcimento. Siamo 250 unità abitative, verrebbe una cifra esponenziale. Chiederemo un incontro tecnico in cui ci spieghino il progetto definitivo". E poi lancia una provocazione: "Chiediamo a ogni utente di Lungomare Canepa di donare un euro ogni giorno che ci passano. Noi doniamo la viabilità, loro donino la vivibilità. Non vogliamo mugugnare a tutti i costi, ma ricordiamo che abbiamo sotto casa un'autostrada". 

"A noi - scrive su Facebook Maria Mittica - serve una passeggiata, con del verde per avere uno sfogo, tra strade inquinanti, soffocanti, che rendono il quartiere invivibile! Non è questo che i cittadini, tramite il Comitato hanno chiesto al suo sindaco, che sembrava voler avere dei cittadini sereni e in buona salute. Prima ci avevano ingabbiati con un assurdo muro, ed ora ci piazzano, alla stessa distanza, degli alberi".

Del tutto irrisolto il problema del rumore. "Non riusciamo a chiudere occhio - racconta un'altra residente di via Sampierdarena 24 - dobbiamo aprire le finestre perché d'estate si soffoca, ma fuori oltre alla strada c'è il porto. È invivibile, impossibile. Siamo delusi e arrabbiati".