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Spezia in versione dimessa, ma l'errore di Baracani grida vendetta
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A Lanciano la sesta giornata di serie B fa registrare l'unico 0-0 del turno. Abruzzesi e spezzini si spartiscono la posta e il risultato ci può stare, un po' perché gli aquilotti incontrano un pomeriggio un po' in tono minore in alcuni elementi essenziali, vedi Situm e Catellani, un po' perché nel primo tempo, a fronte del palo colpito da Josip Brezovec pochi minuti prima, Chichizola ci mette una pezza uscendo nei tempi giusti al limite dell'area su un'incursione solitaria dell'ex Ferrari.

Se non fosse per quel fallo da rigore subìto da Calaiò nella ripresa da parte di Bacinovic, spot stesso dell'irregolarità sanzionabile con il penalty, ma che purtroppo l'unico a non vedere in tutto l'impianto abruzzese è stato proprio il signo Baracani di Firenze, uno dei più autorevoli e ispirati fischietti della categoria.

Peccato perché, al di là di come sarebbe potuta finire (mancavano ancora più di 20 minuti) l'occasione si presentava ghiotta e ora saremmo a forse a parlare di uno Spezia primo in classifica, sebbene in folta compagnia. E saremmo sicuramente a parlare di Spezia cinico, pratico, realista più del re e quadrato quanto basta per ambire al primato.

Meglio smarcare subito l'episodio, che tra l'altro ha lasciato sulla caviglia di Calaiò il brutto ricordino di una sospetta distorsione, e guardare avanti per Bjelica e i suoi ragazzi. Il punto parla comunque di continuità (quinto risultato utile di fila) e di una difesa che ha subìto un solo gol nelle ultime quattro gare. Il condominio della vetta è a soli due punti e domenica al Picco arriva la Ternana. Spezia chiamato a concentrarsi immediatamente sul pezzo.