cronaca

Enti e aziende definiranno i corsi. Per l'assessore alla formazione Ilaria Cavo il modello è esportabile
1 minuto e 0 secondi di lettura
Parte il Laboratorio della Formazione alla Spezia, un tavolo che metterà insieme istituzioni, Regione, enti di formazione, parti sociali e datoriali per compiere "un'indagine sui fabbisogni formativi del territorio, tenendo conto di quanto viene richiesto dalle aziende" come ha spiegato l'assessore allo sviluppo economico Genziana Giacomelli. Oggi ha convocato il primo incontro di un percorso che "dovrà concludersi entro marzo 2018 per fornire un documento alla Regione Liguria che metterà nero su bianco ruoli e professionalità ricercati e formazione richiesta".




"Uno strumento di lavoro esportabile anche in altre realtà liguri - ha detto l'assessore regionale alla formazione Ilaria Cavo -. I Comuni possono costruire nel proprio territorio una rete che ci fornisca informazioni utili ad attivare finanziamenti specifici legati alla formazione professionale. Ed è il tessuto produttivo che indica il fabbisogno". Uno strumento, ha sottolineato anche il sindaco Pierluigi Peracchini, per contrastare la disoccupazione (l'11% alla Spezia che sale al 30% nella fascia dei giovanissimi) ma anche per anticipare le richieste della città del futuro. "Sino a pochi anni fa il settore trainante per numero di occupati era l' industria, oggi il primo settore è il turismo e il commercio".