porti e logistica

'The new silk road for Italy', appuntamento alle 14.30
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Dove passerà la nuova grandiosa 'Via della Seta' lanciata dal governo cinese per ricongiungere Asia ed Europa con un volume di commerci che segnerà la storia dell'umanità? La strada marittima, secondo gli esperti, solcherà il Mediterraneo. E Genova si candida a diventare il punto di arrivo. O di partenza, dipende dai punti di vista.

'The new silk road for Italy' è il titolo del convegno che il Comune di Genova organizza a Palazzo Ducale, sala del Maggior Consiglio. Ci saranno il sindaco Bucci, il presidente della Regione Toti e quello dell'autorità portuale Signorini. Atteso anche il ministro dei trasporti Graziano Delrio. E poi imprenditori italiani e cinesi, il delegato governativo al progetto Zhang Gang, il commissario della Torino-Lione Paolo Foietta, il consulente del ministero dei trasporti Maurizio Maresca e Roberto Carpaneto del Rina, che insieme a Baker McKenzie/Easternational e Cavalieri del Lavoro ha collaborato all'evento. 

"Questo rappresenta il più grande investimento infrastrutturale che l'uomo abbia mai concepito - spiega Ugo Salerno, presidente del Rina - Muoverà un volume di traffici immensi, hanno aderito 64 Paesi. Questa è l'occasione che ha Genova di presentarsi come il terminal perfetto per questi traffici. Dobbiamo far capire agli investitori che Genova è in condizione di ricevere queste risorse. Forse ci credono più fuori che a Genova".

"Genova può ambire a diventare l'entrata d'eccellenza delle merci in Europa dall'Asia e dalla Cina - spiega Bucci - La strada di mare può iniziare o terminare da Genova. Siamo nella posizione ideale per ambire a questo risultato". Fondamentale non commettere gli errori del passato: "Dobbiamo aprirci alla comunicazione, al business, essere ospitali e accoglienti, senza rischiare di guardare al nostro orticello".

Sarà inevitabile parlare di infrastrutture, quelle che in Liguria e nel suo entroterra ancora mancano. "Bisogna sveltire i processi e far sì che le merci transitino velocemente - ricorda Bucci - Cerchiamo di non perdere il vantaggio che abbiamo rispetto ai porti atlantici. Dovremo convincere i cinesi e i nostri imprenditori, ma soprattutto il Governo perché faccia le opere necessarie, pensiamo anche alla nuova diga foranea. E speriamo che la città sia consapevole dell'opportunità e la accolga a braccia aperte".