A cinque anni dall’ultima apparizione, nel gelo di Budapest contro il Debrecen, la Sampdoria ritrova l’Europa.
All’Olimpico di Torino i blucerchiati sfidano la Vojvodina per un match sulla carta alla portata della squadra di Zenga ma, si sa, in questo momento della preparazione chi è più avanti in termini di condizione( e i serbi lo sono) può avere qualche carta in più da giocare. Il tecnico della Samp, alla vigilia, non ha fatto mistero dell’importanza che l’Europa League riveste per lui e per la società: ecco, allora, che questa sera contro la squadra che ha come Ds l’ex Atalanta Dundjerski, si vedrà la miglior Samp possibile al momento.
Con Viviano in porta, in difesa agiranno Cassani, Silvestre, Zukanovic e Regini; in mezzo spazio a Soriano, Fernando, Barreto mentre Krsticic che ha strappato la fascia di capitano a Palombo, agirà a supporto di Muriel ed Eder.
Vojvodina alla vigilia determinata a vender cara la pelle e a giocarsi tutto nel ritorno, tra sette giorni, a Novi Sad dove ci sarà una vera e propria elegia di Vujadin Boskov, punto di raccordo struggente tra i due club. Stile diverso, quello dell’allenatore dello scudetto blucerchiato, rispetto al Presidente attuale, Massimo Ferrero, che alla vigilia si è mostrato spavaldo: “Gliene facciamo quattro” ha detto il numero uno sampdoriano incurante anche di quella scaramanzia tanto amata nel mondo del calcio.
Saranno almeno 7-8 mila i tifosi blucerchiati che stasera saliranno a Torino per questo primo appuntamento ufficiale stagionale: sbuffando perché al Ferraris sarebbe stata un’altra cosa e perché la scelta del terreno di gioco del Torino, storico rivale in campo e sugli spalti, non è piaciuta a nessuno. Dal fronte granata tutto tace dopo le preoccupazioni della vigilia: la curve, Maratona compresa, sono state chiuse al pubblico.
Spazio al campo, dunque: di fronte le due squadre del cuore di Boskov e, ricordando una delle sue celebri definizioni, i tifosi blucerchiati si augurano che la Sampdoria torni da stasera squadra “copetera”.
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La Sampdoria torna in Europa: a Torino c'è la sfida col Vojvodina
Zenga si affida agli unici due attaccanti d'esperienza rimasti, Muriel ed Eder
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