porti e logistica

La risposta dell'assessore Benveduti a Lunardon
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 La Regione Liguria ritiene "idonee" le aree ex Ilva a Genova Cornigliano a valle di via Guido Rossa per realizzare un autoparco pubblico come proposto dall'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale ma "prima di iniziare i lavori va risolta la complicazione dell'interferenza con i lavori della Gronda autostradale di Ponente per il passaggio dello scivolo che lungo il torrente Polcevera porterà i materiali di scavo della Gronda al mare e la destinazione di tali aree ad attività connesse alla portualità", come previsto dall'Accordo di programma per l'Ilva di Cornigliano.

Lo spiega l'assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti in Consiglio regionale rispondendo a un'interrogazione di Giovanni Lunardon (Pd) sulla mancata realizzazione di un autoparco pubblico al servizio del porto di Genova. "Il primo porto d'Italia non ha un autoparco", denuncia Lunardon. "E' vero che l'attuale servizio è insufficiente e disorganico - ammette Benveduti - abbiamo 167 stalli di sosta per i camion gestiti dall'Autorità portuale, 189 nell'area di Campi, 50 al Vte aumentabili a 150, 46 a Busalla e 50 nel porto storico di Genova aumentabili a 150".

"Vogliamo lavorare per soddisfare la necessità di uno sviluppo di aree di sosta tecnologicamente attrezzate per per riordinare il traffico e offrire ai lavoratori dell'autotrasporto condizioni di vita e lavoro migliori. La Regione Liguria si farà promotore di un confronto tra le istituzioni coinvolte per trovare soluzioni adeguate individuando nuove aree di sosta lungo gli assi stradali genovesi di penetrazione nella area portuali su modello di quella già realizzata a Busalla", sottolinea l'assessore.