cronaca

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La Procura di Imperia ha aperto un fascicolo sulla morte di Luigi Tenco, il cantautore genovese trovato morto il 27 gennaio del 1967 all'Hotel Savoy di Sanremo dopo che la sua canzone 'Ciao amore ciao' era stata eliminata dal Festival.

La nuova iniziativa giudiziaria nasce dall'esposto presentato dal giornalista investigativo Pasquale Ragone in cui si mette in dubbio l'ipotesi del suicidio. Ragone chiede la verifica dell'accertamento balistico. "Premesso che si tratta di una questione già affrontata in passato - ha affermato il procuratore di Imperia Giuseppe Geremia - non credo che si possa arrivare a nuovi sviluppi, anche perché le questioni balistiche si riferiscono sempre al bersaglio, che in questo caso è sepolto già da tempo. Comunque sia, valuteremo questo esposto, per valutare se ci sono elementi per nuove indagini".

Nel 2009, l'allora procuratore di Sanremo Mariano Gagliano mise la parola 'fine' sul caso Tenco, dopo averne disposto la riesumazione della salma per una nuova perizia. "E' inutile riparlare ancora di un caso che si è discusso per quarant'anni - aveva affermato, nel gennaio scorso, Gagliano, alla notizia dell'esposto presentato da Ragone -. Per eliminare qualsiasi dubbio feci riesumare la salma di Tenco, con uno staff di super periti. Non ci furono dubbi sul suicidio".

Nell'esposto, il giornalista scrive che dalle conclusioni delle perizie emerge che la pistola di Luigi Tenco (con la quale quest'ultimo avrebbe compiuto il suicidio) non sparò alcun colpo ne' fu mai ritrovata sulla scena dell'evento; sulle mani di Luigi Tenco la prova dello Stub fu negativa, quindi non fu Tenco a premere il grilletto.