cronaca

Progetti per il futuro? "Spazi per le scuole e autonomia museale"
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"Non mi sento tra gli italiani umiliati di Sgarbi". Getta subito acqua sul fuoco Serena Bertolucci, la nuova direttrice di Palazzo Reale a Genova. E respinge la polemica sul boom di stranieri tra i suoi colleghi appena nominati da Dario Franceschini.

"La penso come Gad Lerner: siamo venti europei, la dimensione va cambiata, dei nuovi direttori museali stranieri conosco bene Sylvain Bellenger, una persona validissima, gli stranieri rispetto agli italiani hanno in più l'esperienza di gestione di musei autonomi, che può essere utile al nostro Paese per imparare. Siamo venti europei, abbiamo quattro anni di tempo, giudicateci da ciò che facciamo, non dalla nazionalità".

Bertolucci si insedierà entro novembre, ma ha già fissato un incontro con Franceschini a inizio ottobre per "verificare se è possibile ampliare il museo negli ampi spazi non utilizzati del Palazzo. Voglio trasformarlo in un presidio culturale aperto il più possibile, con lezioni di storia dell'arte per le scuole, spazi per nuove realtà, come la Facoltà di Storia dell'Arte o il Conservatorio".

E traccia un futuro all'insegna dell'autonomia museale: "Sarà la stella guida anche per il Palazzo Reale di Genova. Ho dietro di me la forza del museo da cui vengo, Villa Carlotta, di proprietà dello Stato ma uno dei pochissimi in Italia che si auto-mantiene al 100% solo con gli incassi dei biglietti, con 200 mila visitatori, il prototipo dell'autonomia museale".