La guerra tra le tv uccide il calcio e l'informazione

Roba da non crederci. Leggete pure, mi rivolgo ai tifosi di calcio che ancora hanno tanta passione per questo sport e per i colori delle proprie squadre. Succede che a causa della guerra dei diritti tv tra Mediaset e Sky i primi a finire nel tritatutto sono proprio loro e a seguire a ruota l’informazione che dovrebbe essere garantita e invece no.  Il problema è questo: si possono fare un paio di minuti di immagini degli allenamenti, darle tre ore dopo, idem per le interviste e poi entro le 24 ore.

Sì avete letto bene. L’informazione locale, quella che garantisce la copertura maggiore per bacino e interesse è penalizzata. E i tifosi neanche sulle pay per view sono garantiti perché non è detto che siano sempre presenti. E successo anche di recente. Per esempio se Mediaset ha i diritti del Genoa, Sky non entra con le telecamere. E le tv locali sono azzoppate dai regolamenti cui sopra.

E’ successo in merito all’amichevole con la Pro Piacenza di ieri. La società rossoblù è pure penalizzata, perché il veicolo delle immagini e con essi gli sponsor sono schermati. Si paga per avere indietro, a parte le gare di campionato o Europa League e riguarda la Sampdoria che dono garantite, molto meno visibilità di prima.

Certo i club pensano solo a incassare milioni di euro per poi mantenere un carrozzone di giocatori, spesso non eccelsi, alla faccia di tutti. Un discorso che riguarda ogni sodalizio, sia chiaro. Ma la gente? Soggetti da spolpare, e dell’informazione chissenefrega. Complimenti.