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Il direttore generale Uva: “Processo mediatico”, replica la Bindi: “Parole preoccupanti”
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Il calcio ancora nella bufera. Stavolta violenze e risse per i diritti tv tra club non c’entrano. E’ una frase del direttore generale della Figc Michele Uva sul caso deferimento della Juventus per collusioni mafiose nella gestione dei biglietti a far scoppiare la polemica:

“Il caso Juve-ultras? Penso che sia in corso un processo mediatico". Da Palermo, dove la Nazionale di Giampiero Ventura si prepara ad affrontare l’Albania con in gioco punti decisivi sul cammino verso il Mondiale 2018, Uva interviene così sull’indagine conoscitiva della Commissione Antimafia. E poi aggiunge: “Forse ci sarebbero problemi più importanti per l’Italia che la questione dei biglietti dati dai club. Se è stata violata qualche norma, si vedrà. Per il resto, come detto, no a passi avanti frettolosi o a processi mediatici". 

Il mondo politico insorge
a cominciare dalla presidente della commissione antimafia Rosy Bindi che replica duramente: “Cio’ che fa male all’Italia sono le mafie, anche quando s’infiltrano nello sport”.