cronaca

Lo sfogo di una imprenditrice "schiava della carta"
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Un'intervista come tante e poi uno stop improvviso. E' il pianto a dirotto, fuori scaletta, senza preavviso di una grande lavoratrice. Storia della signora Barbara da Rezzo, piccolo comune del profondo entroterra imperiese.

Davanti alle telecamere di Viaggio in Liguria, la trasmissione del mercoledì sera di Primocanale dedicata al territorio e ai personaggi di questa terra, l'allevatrice del ponente racconta la sua storia e poi esplode: "Ho un stalla, un agriturismo e quattro dipendenti. La burocrazia ci uccide, ormai passiamo le nostre giornate a scrivere e questo non è più possibile. Dobbiamo tornare al nostro lavoro in mezzo alla terra e invece ci considerano delinquenti".

Rivela che deve fare bolla e documenti relativi perché le uova che escono dal pollaio possano finire in modo corretto sulla tavola dell'attiguo locale ricettivo. Sottolinea che quella non è più vita. La politica? "Invece di fare leggi senza senso seduti in un ufficio vengano qui e allora capiranno cosa significa lavoro, fatica e passione". Già, la passione quell'ingredienti che a Barbara e a tanti come lai stanno facendo di tutto perché venga dimenticata.