cronaca

1 minuto e 22 secondi di lettura
Un feretro bianco per il piccolo Loris. I funerali del bambino di otto anni ucciso il 29 novembre, si sono svolti a Santa Croce Camerina (Ragusa) nella chiesa di San Giovanni Battista. La messa è stata celebrata dal vescovo di Ragusa Paolo Urso. La bara è stata portata da quattro persone, tra le quali il padre del bimbo, è stata fatta entrare in chiesa da un ingresso laterale. Sul sagrato una corona a forma di cuore con fiori e la scritta 'Loris', accompagnata da un nastro bianco con la scritta 'la mamma Veronica''. Duemila persone hanno preso parte alle esequie. In chiesa anche Orazio Fidone, l'uomo che trovò il corpo del bambino vicino al vecchio mulino di Santa Croce.

"Un bambino non può morire perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita.
Come si può uccidere un bambino? Solo un folle, un pericoloso folle, può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato", ha detto il vescovo di Ragusa, Paolo Urso, nell'omelia.

La città si è unita al dolore della famiglia Stival. Di fronte alla piazza palloncini azzurri e bianchi fatti volare alla fine della cerimonia. Il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè: "Voglio manifestare il mio profondo cordoglio personale e delle istituzioni che rappresento. Confido nell'impegno della Procura affinché sia fatta piena luce su questo tragico caso e a questo proposito auspico che sia rispettato il lavoro degli inquirenti e possa essere assicurata la necessaria collaborazione da parte di coloro i quali possano dare aiuto agli inquirenti per le indagini".