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Il sindaco a Primocanale anche su Amt e i conti del Comune
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"Le Regioni, come istituzione, sono state in larga misura un’occasione mancata". Parole del sindaco Marco Doria, rilasciate nella settimanale intervista a Primocanale. Per il primo cittadino genovese le Regioni "avrebbero dovuto fare leggi regionali valide e chiare. Molto spesso non hanno migliorato dal punto di vista della qualità la produzione delle norme e della regole del Paese. Già il Parlamento ha visto una produzione di leggi, dal punto di vista della qualità, sempre più confusa. Delle norme complicate, difficili da interpretare. Le Regioni poi ci hanno messo del loro - ha proseguito Doria -  facendo non al meglio questa attività di legislazione regionale e, a volte, cercando di sostituirsi ai Comuni. E invece i Comuni hanno i lori amministratori, che devono essere giudicati dai cittadini ma che devono essere messi in condizione di operare. Non hanno bisogno di una tutela".

Il sindaco di Genova è tornato poi sulla delicata questione di Amt, l'azienda del trasporto pubblico genovese. "Se non si fanno interventi Amt nel 2015 arriva a perdere 8 milioni di euro e va incontro al fallimento e non è un rischio, ma un dato concreto - ha dichiarato Doria - Questi otto milioni di disavanzo ci sono perchè i costi di Amt sono particolarmente alti, tra i più alti d'Italia. Pro capite per ogni cittadino genovese il Comune di Genova è quello che dà più soldi all'azienda del trasporto pubblico locale. Abbiamo rispettato sino all'ultimo euro i nostri impegni"

Il sindaco ha ribadito la posizione di Palazzo Tursi. "Il Comune non è in grado nel 2015 di dare contributi straordinari. In attesa di gara regionale che dovrebbe concedere l'affidamento del servizio. Non si possono chiedere ulteriormente sacrifici al comune di Genova. L'azienda ha i mezzi per contenere i costi - ha sottolineato Marco Doria -Tutti in passato pensavano e si comportavano di conseguenza, che tanto c'era sempre qualcuno, un soggetto pubblico, che in qualche modo pagava. E così è stato. Il Comune di Genova è così pesantemente indebitato perché in passato si è indebitato per pagare i debiti di Amt. Il Comune di Genova ha venduto la diga del Brugneto per ripianare i conti, ora non è più possibile".

La conclusione del primo cittadino di Genova è legata alla situazione dei conti del Comune. "La città ha delle emergenze drammatiche legate all'alluvione. Per le somme urgenze nelle ultime settimane il Comune ha avviato lavori per 25 milioni di euro che sono denari dei cittadini e che appesantissimo il debito. Da questa situazione ne usciamo non ripetendo gli errori del passato rispettando le persone. Siamo una comunità che deve decidere in che direzione andare avanti".