cronaca

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Sì del Parlamento Ue, Juncker presidente della Commissione.


"Rinunciamo al nazionalismo" perché in Europa "si vince e si perde tutti insieme": lo ha detto Jean Claude Juncker nel suo discorso in plenaria invitando leader e parlamentari a "non dire 'sì' a Bruxelles e 'no' in altri luoghi".


La "prima priorità" di Juncker è "rafforzare la competitività e stimolare gli investimenti" quindi "nei primi tre mesi" presenterà un "ambizioso pacchetto per lavoro, crescita e investimenti" che attraverso la Bei ed il bilancio europeo "mobilizzerà fino a 300 miliardi in tre anni".


Nel suo discorso Juncker ha spiegato che "il Patto di stabilità non lo modificheremo" perché "la stabilità è stata promessa con l'introduzione della moneta unica" e "io non violerò questa promessa" ma il vertice di giugno "ha constatato che ci sono margini di flessibilità che devono essere utilizzati: lo abbiamo fatto nel passato e lo faremo anche di più nel futuro".

"Creeremo un governo economico" della Ue che dovrà essere "rigorosa con le riforme strutturali" e si dovrà "riflettere a stimoli finanziari" per "accompagnarle" con la creazione di "una capacità di bilancio propria dell'Eurozona", ha aggiunto Juncker auspicando un "rappresentante unico" per l'Euro nelle istituzioni di Bretton Woods.